Milano Calvairate/Molise
La Rete italiana di cultura popolare opera in tre zone della città di Milano con il contributo di Fondazione Cariplo.
Progetto
Le attivatrici di comunità della Rete operano una volta a settimana all’interno della Biblioteca di quartiere Calvairate per incontrare le persone e diffondere il progetto.
Le storie
Gessica: Bar Bollani
Gessica: Bar Bollani
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 10, 20135 Milano MI, Italia
- 07-2024
Gessica lavora da otto anni presso il Bar Bollani, storico panificio-pasticceria fondato nel 1930, che da allora è cresciuto e si è espanso notevolmente con l'apertura - anche futura - di diversi punti vendita in giro per la città. Con le vetrine affacciate su piazzale Martini a pochi passi dalla Biblioteca, questo storico forno di goloserie è un punto di riferimento per la comunità, famoso per produrre quello anche alcuni giornali hanno definito il miglior strudel di mele della città.
Secondo Gessica, ciò che distingue il Bar Bollani è l'approccio familiare-umano con i clienti. Non si tratta solo di prendere un caffè o comprare il pane, ma di instaurare veri e propri rapporti, condividere storie e modi di vivere.
All'interno del quartiere osserva una grande varietà sociale: si incontrano persone in difficoltà economica così come individui benestanti. Questo mix perfetto di diversità, secondo lei, non necessità particolari interventi perché rende la zona dinamica e affascinante, intessuta da un forte senso di comunità. Anche tra i commercianti e i residenti si sono instaurate relazioni profonde e significative, e buoni sono i rapporti tra i commercianti stessi (come testimonia l'esperienza di Bar Bollani con realtà attigue quali il Penny e il Pam).
I valori fondanti del Bar Bollani sono impegnarsi a crescere, migliorarsi, rimanere allegri e lavorare bene.
Per il futuro, auspica che la catena continui a espandersi e ad alimentare il suo spirito comunitario.
Annalisa
Annalisa
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Annalisa lavora alla Biblioteca di Calvairate da alcuni mesi ed è un'attività che la gratifica moltissimo, perché le consente di conoscere meglio la comunità milanese e interagire quotidianamente con essa. In passato, lavorando nel settore privato, non aveva la stessa opportunità di scambio con il pubblico e la cittadinanza.
Per lei la 'comunità' è condivisione di esperienze teoriche e pratiche, dove idee e fatti vengono scambiati per comprendere meglio se stessi e le relazioni con gli altri. Da questo punto di vista ritiene che Milano necessiti di instaurare relazioni più profonde e meno superficiali al suo interno; i cittadini avrebbero bisogno di ascoltarsi e ascoltare le storie degli altri, dice, percependo intorno a lei un bisogno diffuso di ascolto e condivisione.
Dalla sua prospettiva lavorativa, Annalisa ha notato che le persone, se trattate con gentilezza, rispondono positivamente con curiosità e apertura. Il suo lavoro le permette di fare da anello di congiunzione tra richieste diverse e possibili soluzioni: per lei il ruolo del bibliotecario è anche un atto politico, poiché riguarda la comunità e la possibilità che i suoi membri comprendano e accedano ai loro diritti, come lo studio e il piacere della lettura.
Annalisa, amante della musica, delle arti e dei fumetti, spera che il futuro del quartiere includa più spazi verdi, meno cementificazione e traffico, e più luoghi dove le persone possano incontrarsi e discutere. Vorrebbe vedere il quartiere vivo e non silente, con meno spazi vuoti e sguardi assenti.
Guardando al futuro, desidera che la biblioteca diventi un punto di incontro dove le persone possano scambiarsi saperi e riflettere di più, contribuendo a riempire quei 'vuoti' tra le persone. In questo senso crede che i libri rappresentino una risorsa preziosa per menti critiche e anime gioiose volte alla condivisione..
Barbara & Maria Grazia
Barbara & Maria Grazia
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Barbara, 46 anni, e sua madre Maria Grazia, 77, vivono nel quartiere di Calvairate praticamente da sempre e provano per questi luoghi un forte legame affettivo, conoscendone profondamente la storia e l'evoluzione.
Maria Grazia ricorda che un tempo in cui il quartiere era più vivo e vivace, con numerosi negozi familiari e botteghe di prodotti locali. Ora, ai suoi occhi maturi, appare più povero e sporco, con molti negozi che chiudono a causa degli affitti elevati e dei costi delle materie prime in aumento, come un vecchio panificio storico che era attivo da più di 60 anni.
Nonostante le difficoltà, il quartiere mantiene un forte clima di comunità e un tessuto sociale che ricorda quello di un paese. Questo aspetto è molto apprezzato da entrambe le donne che sottolineano l'importanza di preservare questa ricchezza sociale. Lo sviluppo e l'ingresso della zona nei rapidi ritmi metropolitani del centro stanno determinando un continuo ricambio di residenti, con molte persone che restano per poco tempo e numerose case trasformate in affitti brevi. Questo, riflettono, sta rendendo più difficile instaurare rapporti duraturi tra vicini.
Per il futuro del quartiere, Barbara e Maria Grazia sperano in maggiore aggregazione sociale e nell'aumento di progetti che coinvolgano tutte le fasce d'età. Maria Grazia, la mamma, sostiene la necessità di centri e iniziative per gli anziani, sempre più numerosi ma anche soli, isolati. Sarebbe bello e utile vedere più iniziative all'aria aperta, in spazi attrezzati, dove le persone possano incontrarsi e socializzare.
Maria Grazia, originaria del Veneto, è un'artigiana abile nel lavorare a maglia, con l'uncinetto e la carta. Quella che è iniziata come una passiona da bambina è ora una conoscenza che le permettono di creare collane, braccialetti e oggetti di carta riciclata e altri materiali. Alcuni dei suoi lavori li vende, altri li regala.
Barbara, la figlia, ama disegnare, dipingere, e ha ereditato dalla madre la passione per l'uncinetto. Le piace anche molto scrivere e leggere, ragioni che la portando a frequentare regolarmente la biblioteca di Piazzale Martini.
Entrambe sottolineano l'importanza di mantenere vive le tradizioni artigianali per trasmetterle alle nuove generazioni. Ritengono che eventi, iniziative sociali e gruppi di lettura possano avvicinare i giovani alla cultura, utilizzando linguaggi e modalità attraenti. L'arte del riciclo della carta, ad esempio, potrebbe essere un'attività interessante e stimolante da condividere.
Per Barba e Maria Grazia il senso di comunità significa prendersi cura l'uno dell'altro. Ripensando ai tempi in cui tutti in quartiere si conoscevano e si salutavano, e auspicano il ritorno a quei valori di solidarietà e vicinanza.
Nicola
Nicola
- Milano Calvairate/Molise
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Nicola ha 62 anni e vive nel quartiere Calvairate da ormai 28 anni. Arrivato per puro caso, ha iniziato a conoscere la zona gradualmente grazie anche al lavoro come corriere, e con il tempo questa zona è diventato per lui casa, il luogo del cuore.
Apprezza ogni giorno di più il quartiere, legato ormai a molte persone e osservando la crescita e l'espansione della zona. Sebbene ne riconosca anche i contro, apprezza di essere vicino al centro città e di vivere in una luogo piacevole in continuo sviluppo. Presenti anche alcuni i problemi di sicurezza e di controllo, come accade in molte grandi metropoli.
Con il passare degli anni, Nicola ha stretto amicizie con persone di diverse età, dai ragazzi ai più giovani. Se dovesse immaginare di andarsene si sentirebbe spaesato.
Nicola è testimone delle trasformazioni in atto nel quartiere, resa evidente dalla costruzione di tanti nuovi edifici. Per il futuro desidera vedere miglioramenti nella sicurezza e nella qualità della vita, specialmente per le donne. Racconta di come, dopo la chiusura di un locale, una piazza fosse buia e poco sicura nelle ore serali.
La vivace vita di quartiere ha portato Nicola a partecipare a diverse attività, incontri culturali ed eventi locali. Qui, grazie anche alla passione per la musica, ha potuto scoprire e conoscere nuovi talenti emergenti e giovani musicisti, dei quali segue con piacere lavori e performance. Ricorda con piacere la riapertura della biblioteca e aspetta con ansia la realizzazione di quella nuova, che darà ancora più vitalità al quartiere.
Il senso di comunità è fondamentale per Nicola, che crede nell'importanza di essere presenti e solidali in caso di emergenza. Ricorda un episodio in cui un appartamento è andato a fuoco e tutti i vicini sono accorsi in aiuto. Questo senso di appartenenza e collaborazione è ciò che rende il quartiere speciale per lui, che si sente parte di una comunità dinamica e accogliente, dove le persone si conoscono e si supportano a vicenda.
In conclusione, nonostante i problemi e le difficoltà, Calvairate per Nicola è un luogo bello in cui vivere perché la comunità e l'interazione sociale hanno un ruolo forte nella sua quotidianità.
Stefano
Stefano
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Stefano ha vissuto nel quartiere fino ai 22 anni, poi per ragioni sentimentali si è spostato in un'altra zona della città e tempo dopo il 'destino', come lo definisce lui, lo ha riportato a Calvairate, nelle case popolari di via Etruschi. Nato, cresciuto e ritornato in un posto che è casa come nient'altro.
Parlando di sé, Stefano racconta che - soprattutto in gioventù - le sue più grandi passioni sono sempre state le donne e lo sport anche se un brutto incidente in moto gli ha causato gravi danni fisici ed una parziale invalidità. Questo episodio ha cambiato radicalmente la sua vita, limitandolo fisicamente e complicando notevolmente la ricerca di un lavoro: ha visto chiudersi molte porte e l'energia della sua motivazione, specialmente con il passare degli anni.
Riflettendo sui cambiamenti nel quartiere, Stefano ricorda una piazza Martini molto diversa da quella di oggi, segnata dal problema della droga. Tanti sono i conoscenti che non ha più incontrato, distrutti dalle sostanze, incarcerati o deceduti. Nonostante le esperienze difficili vissute, si considera un sopravvissuto di quel periodo turbolento.
Il quartiere, a suo avviso, è diviso tra abitanti poveri o in difficoltà delle case popolari e abitanti benestanti più vicini alle vie del centro. In questo spaccato di vita urbana e sociale, ritiene utile rafforzare le uguaglianza anziché inasprire le disuguaglianze, anche tra i povero stessi. Critica il sistema che fa pagare alcuni e assolve immeritatamente altri che sfuggono alle responsabilità, creando un clima di ingiustizia complessivo.
Stefano ha preso parte alla vita del quartiere anche attraverso il volontariato, aiutando gli anziani. Intorno a se evidenzia la mancanza di un vero senso di comunità, unito e solidale. Tra gli aspetti positivi nel quartiere riconosce la presenza dei molti spazi verdi e la grande popolazione anziana che lo abita, una grande risorse per tutti, afferma. Per i giovani esprime preoccupazione, soprattutto per quelli che si rendono protagonisti con comportamenti problematici, tipici delle baby gang.
Per il futuro, Stefano non guarda troppo avanti, preferisce vivere giorno per giorno e si ritiene generalmente soddisfatto.
Per lui senso di comunità significa stare insieme, aiutarsi reciprocamente senza retorica, ipocrisia o falsità, proprio come in una seconda famiglia.
Associazioni Inquilini e Abitanti
Associazioni Inquilini e Abitanti
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Calvairate, 3, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
- Sito web
Valerio è membro dell'Associazione Inquilini e Abitanti dell'Unione Sindacale di Base. L'organizzazione si dedica alla tutela del diritto all'abitare con sportelli presenti in diverse città italiane, e lavora per proteggere i diritti degli inquilini sia delle case di proprietà che delle case popolari. L'associazione interviene sulle politiche pubbliche locali e nazionali, sostenendo che il diritto alla casa sia fondamentale e impegnandosi in azioni collettive per affermarlo.
Valerio, all'interno dell'associazione, partecipa a vari organismi locali e nazionali, contribuendo alla redazione di proposte di legge e all'apertura di tavoli di confronto. Quotidianamente, opera in uno sportello legale offrendo consulenze su contratti di locazione, sfratti, spese condominiali e accesso alle case popolari, assistendo persone in emergenza abitativa.
L'associazione, nata a Roma negli anni '90, è oggi presente in numerose città italiane. A Milano, Valerio indica gli sportelli in Via Calvi, Via Calvairate, San Siro e Via Padova. L'associazione collabora con l'Unione Sindacale di Base, rivolta principalmente ai lavoratori con redditi bassi, e cerca di incidere sulle politiche pubbliche collaborando con istituzioni e enti locali.
Valerio racconta che l'associazione si rivolge a chiunque abbia problemi abitativi, prioritizzando le situazioni urgenti. Si rivolge a inquilini, spesso stranieri, che vivono in affitto, in situazioni irregolari, nei dormitori o nei centri di accoglienza.
Riguardo all'edilizia sociale a Milano, sottolinea l'importanza di investire nelle case popolari contrastare l'elevato costo degli affitti. Condivide la frustrazione percepita e diffusa per la situazione attuale, ma evidenzia anche la soddisfazione per i traguardi positivi quotidianamente raggiunti: tanta gioia e motivazione possono generarsi da un semplice bigliettino di ringraziamento.
Immagina una comunità serena dove le persone non devono preoccuparsi costantemente delle necessità quotidiane e possono vivere in armonia. Sostiene che una maggiore presenza di stato sociale e condizioni abitative dignitose alimenterebbero a una società più coesa e meno conflittuale.
Guardando al futuro, auspica un maggiore investimento nell'edilizia residenziale pubblica e il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, tanto nei centri urbani quanto nelle periferie.
Gruppo La Ginestra
Gruppo La Ginestra
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Lattanzio, 60, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
L'Associazione "La Ginestra" è un gruppo costituitosi all'interno della parrocchia Pio V di Calvairate a Milano. Fondata per affrontare la crescente solitudine tra gli anziani e le persone in pensione, "La Ginestra" mira a creare una comunità inclusiva e solidale. L'associazione ha ottenuto una partecipazione significativa sin dai suoi primi interventi culturali, mirati ad avvicinare le persone e a promuovere il dialogo intergenerazionale.
"La Ginestra" prende il nome dal fiore omonimo, noto per le sue radici forti e la capacità di crescere in terreni difficili, simbolo della resilienza e della capacità di adattamento.
La fondatrice, ispirata dalla presenza diffusa di questo fiore sulle colline della sua campagna, ha scelto il nome per riflettere l'essenza dell'associazione: robusta, accessibile e profondamente radicata nel territorio.
Oltre agli interventi culturali, "La Ginestra" si impegna in attività di prossimità, aggregazione e supporto sociale, con l'obiettivo di promuovere una comunità coesa e solidale, dove giovani e anziani possano interagire e crescere insieme
Roberto
Roberto
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Roberto, nato e cresciuto vicino a Viale Umbria, è una memoria storica e affezionata del quartiere Calvairate da ormai 60 anni.
Nel corso della sua vita, Roberto ha collaborato a livello sociale con diverse società sportive locali, occupandosi principalmente di calcio. Ha lavorato con ragazzi di età compresa tra i 6 e i 20 anni, svolgendo un importante ruolo anche educativo. Nonostante le difficoltà incontrare, il lavoro con i giovani lo appassiona e lo spinge a continuare con dedizione, offrendo sostegno e affetto.
La sua passione per lo sport, e in particolare per il calcio, è nata dall’esperienza di giocatore in prima persona. Anche se i suoi genitori non lo supportavano particolarmente, la sua devozione lo ha portato a giocare in diverse società.
Attualmente si sta dedicando ad alcuni corsi di formazione in ambito informatico, non tanto per ottenere nuove certificazioni, quanto per il piacere di imparare e mantenere la mente stimolata.
Roberto osserva che il quartiere di Calvairate, rispetto a cinquant'anni fa, è cambiato notevolmente. Un tempo, a suo dire, le amicizie erano più forti e consistenti mentre oggi tende a prevalere un forte individualismo. La presenza di conflitti e invidia tra le persone è un problema che danneggia il tessuto sociale, inclusi i bambini.
Tra gli aspetti positivi del tempo e del contesto in cui vive individua la possibilità per famiglie di legarsi e aggregarsi attraverso le attività dei figli, come feste e compleanni. Apprezza anche i parchi della zona che considera luoghi di tranquillità e relax per tutte le età. Sottolinea tuttavia l'importanza di mantenere e proteggere questi spazi, nonché di monitorare e contrastare attività poco oneste e pericolose per i cittadini.
Riguardo ai bisogni della sua generazione, evidenzia la necessità di sostegno e tranquillità, soprattutto con l'avanzare dell'età, quando le fragilità aumentano.
Per Roberto, il senso di comunità implica ragionare e operare nello stesso modo, condividendo obiettivi comuni e mettendo da parte egoismi e invidie. Crede nell'importanza di lavorare insieme per il bene della società, con un focus sugli obiettivi collettivi piuttosto che sui vantaggi personali.
Roberto desidera un miglioramento per i giovani del quartiere e per l'intero ambiente in cui vive. Si auspica una maggiore collaborazione tra giovani e anziani, con un'attenzione particolare al sostegno reciproco e alla costruzione di una comunità più unita e solidale.
Ali
Ali
- Milano Calvairate/Molise
- EG
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Ali è un giovane uomo sui trent'anni, di origine egiziana, arrivato a Milano da adolescente e rimasto poi nei dintorni di Calvairate e limitrofi. La sua riservatezza e il suo carattere di poche parole non gli impediscono di condividere parte della sua storia e del suo sguardo verso il quartiere.
Ali svolge diverse attività lavorative, alternandosi tra i mercati rionali - dove spesso lo si può incontrare tra i banchi di frutta e verdura- e una ditta di impianti elettrici. La sua dedizione al lavoro è evidente e, nonostante la fatica, Ali riesce sempre a trovare il tempo per godere dell'ambiente che lo circonda e che ormai considera casa.
Ama trascorrere i momenti liberi all'aria aperta, nei parchi e nelle piazze circostanti, dove si rilassa e ricarica le energie. La musica è una delle sue passioni, e non c'è niente che lo renda più felice di un pomeriggio passato a chiacchierare e ridere con gli amici. Per Ali, comunità significa stare insieme e rispettarsi reciprocamente.
Guardando al futuro, spera di raggiungere maggiori soddisfazioni lavorative ed economiche. Il suo desiderio più grande è quello di continuare a stare bene.
Francesco/Cischi
Francesco/Cischi
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Francesco, detto "Cischi", è noto per la sua versatilità nel campo delle arti, sia come rapper e più recentemente anche come attore. Sin da giovane, ha coltivato la passione per la scrittura e il rap, facendosi strada nella scena hip hop milanese degli anni '90. Le sue competenze spaziano dalla musica al cinema, includendo regia, montaggio, effetti speciali e disegno. Pur dedicandosi ora prevalentemente alla recitazione, continua a coltivare il suo amore per la musica.
Del periodo dell'infanzia ricorda le difficoltà familiari e sociali, la strada, le difficoltà e la violenza che ha conosciuto. Questo bagaglio complesso ha elicitato in lui un carattere resiliente e creativo, e lo ha spinto a ricercare nell'arte la grinta, la pace e la stabilità che desiderava.
Cischi, cresciuto nei territori tra Corvetto e Calvairate, ne ha osservato cambiamenti e trasformazioni. In passato, afferma, nonostante la presenza crimini e delinquenza era come se esistessero delle regole non scritte condivise, una sorta di rispetto latente tra le persone. Oggi invece sembra imperversare una mancanza di coesione e un aumento del disordine, legati forse alla massiccia crescita di multietnicità e gentrificazione che hanno alterato profondamente il tessuto sociale del quartiere. Le nuove generazioni, secondo lui, non dimostrano lo stesso rispetto e la stessa consapevolezza verso chi li precede e li supera in età.
Per Cischi il senso di comunità non esiste, o meglio, si è come perso nel tempo. Ricorda con nostalgia i giorni in cui, pur con tutte le difficoltà, un forte legame di comune appartenenza univa gli abitanti del quartiere. Tra le cause, a suo dire, dell'impoverimento delle relazioni comunitarie e della partecipazione ai processi trasformativi positivi c'è innanzitutto la mancanza di progetti e interventi sociali, continuativi e diffusi, capaci di abbracciare e integrare davvero i contesti più marginali e svantaggiati. E' la mancanza di motivazione verso un "noi" e di fiducia verso le istituzioni ad alimentare un sentimento di abbandono e distacco, soprattutto tra i "vecchi" residenti.
Guardando al futuro, Francesco auspica il ritorno ad una maggiore partecipazione e inclusione nel quartiere. Sogna progetti che possano coinvolgere direttamente i giovani, offrendo loro opportunità concrete per esprimere le proprie capacità e trovare un senso di appartenenza. Crede fermamente che solo attraverso un impegno costante e la presenza sul territorio si possa ricostruire quel senso di comunità che un tempo rendeva il quartiere un luogo speciale.
Michele
Michele
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Michele si occupa di strategia digitale per un'agenzia di consulenza, ma le sue passioni abbracciano anche la fotografia e il teatro. Molto affezionato alla alla natura intima e raccolta del quartiere, è coinvolto nelle attività dell'associazione "La Loggia di Calvairate", per la quale lavora alla documentare gli eventi e alla coordinazione delle sinergie con altri gruppi, associazioni, festival e rassegne.
Ha conosciuto La Loggia poco dopo essersi trasferito da Pavia a Milano, tramite un gruppo Facebook dedicato al quartiere. La presidente dell'associazione, Annalisa, ha organizzato alcuni aperitivi natalizi che hanno favorito l'incontro e la vicinanza tra i residenti della zona, e la successiva costituzione di un piccolo gruppo informale. Insieme hanno lavorato alla trasformazione del gruppo in una vera e propria associazione mirata a realizzare e promuovere iniziative concrete nel e per il quartiere.
Michele apprezza molto il quartiere di Calvairate che gli ricorda la Spagna con le sua Ramblas alberate e i parchi verdi. Questa infatti è una zona con molta vegetazione, cosa rara a Milano, e uno dei suoi luoghi preferiti è proprio Piazzale Martini, dove ama correre, leggere e socializzare. Il quartiere, pur essendo ancora uno dei pochi a Milano dove si respira un'aria di comunità, necessita di una maggiore cura del verde e di spazi pubblici più fruibili per eventi e attività.
La biblioteca di quartiere è un punto di riferimento fondamentale per Michele e per molti residenti. Rappresenta un luogo di raccoglimento e socializzazione, soprattutto per chi proviene da situazioni familiari più difficili. La sua recente riapertura della biblioteca è vista come un'opportunità per continuare a fornire occasioni e luoghi d'incontro anche per le associazioni locali.
Per Michele, una comunità ideale dovrebbe essere aperta, permeabile e accogliente. Ritiene molto prezioso e utile condividere valori e interessi comuni, e auspica che la sua comunità possa crescere e rafforzarsi, coinvolgendo sempre più persone appassionate e proattive. Lui, che personalmente si impegna nell'organizzazione di eventi teatrali e culturali per animare il quartiere, ha come sogno quello di realizzare una grande festa dell'associazione che coinvolga tutto il quartiere e tutti i suoi membri.
Per il futuro si auspica una maggiore partecipazione dei residenti alle iniziative della comunità, affinché le energie negative a volte diffuse si trasformino in azioni positive e costruttive.
Alessandro
Alessandro
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Alessandro, cuoco e food blogger di professione, è un membro attivo dell'Associazione "La Loggia di Calvairate" a cui si è avvicinato nel 2019 dopo essersi trasferito nel quartiere. Inizialmente osservatore esterno, ha gradualmente iniziato a partecipare attivamente alle attività della Social Street, sentendo il desiderio di contribuire concretamente al bene della comunità.
Il suo primo ricordo del quartiere è un sentimento di accoglienza, legato all'incontro con una gentile signora durante la ricerca di un alloggio. Ritiene che il quartiere viva una continua evoluzione, con alti e bassi nella percezione e soddisfazione complessiva delle persona, ma sempre all'interno di atmosfere vivaci e vivibili.
Per quanto riguarda gli aspetti da migliorare, Alessandro sottolinea la necessità di una maggiore mescolanza tra i diversi gruppi sociali e la disponibilità di maggiori luoghi di aggregazione. Tra i luoghi del cuore, cita Piazzale Martini con i suoi grandi spazi aperti verdi, un posto che lo vede spesso presente per lavoro e momenti di relax.
Per lui la comunità ideale è un gruppo capace di ascolto reciproco e comprensione, dove ognuno può esprimersi liberamente.
Il contributo che desidera offrire alla sua comunità è quello di qualificare il suo tempo, impegnandosi cioè attivamente nelle attività dell'associazione.
Guardando al futuro Alessandro auspica una maggiore partecipazione e condivisione di progetti nella comunità, sia a livello personale che collettivo. Da un punto di vista personale, desidera coltivare la sua appartenenza al quartiere e goderne serenamente nonostante le sfide legate al costo della vita e alla gentrificazione in corso.
Giusy
Giusy
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Giusy o Giuse, come preferisce essere chiamata, si occupa di comunicazione nel mondo della cooperazione ed è anche la vicepresidente dell'Associazione "La Loggia di Calvairate". Tra i fondatori del gruppo vi entra in contatto quando l'idea stava ancora prendendo forma e nel corso del tempo ha assistito alla crescita e allo sviluppo di una realtà per lei molto cara.
Il suo arrivo nel quartiere è avvenuto prima come socia dell'associazione e successivamente come residente: ha da subito apprezzato l'approccio informale e conviviale che La Loggia promuoveva per creare comunità e relazioni tra i residenti. Per Giusy infatti, è particolarmente importante offrire la possibile di creare legami in un quartiere dove molti si trasferiscono senza conoscere nessuno. Considera in questo senso l'associazione una risorse preziosa per il territorio, perché si impegna per un valore collettivo cercando di sopperire alle mancanze sociali e aggregative talvolta presenti.
E' molto felice per la recente riapertura della Biblioteca, presidio e spazio comune non solo per il prestito di libri ma anche per lo studio, l'incontro e la condivisione di attività culturali. Anch'essa rappresenta una grande ricchezza per la comunità.
Relativamente ai cambiamenti osservati nel quartiere, Giusy sostiene che non corrispondono tanto e solo ad elementi tangibili, quanto al più ampio tema delle aspettative e dei desideri di cui le persone di fanno portatrici.
Quando si tratta di descrivere la comunità ideale, la immagina interessata e impegnata nel bene comune, con un sincero interesse per il proprio quartiere e per gli altri.
Guardando al futuro, Giusy auspica di vedere più spazi culturali e sociali nel quartiere, così come una maggiore partecipazione attiva dei residenti. Per quanto riguarda l'associazione spera che mantenga nel tempo lo stesso spirito informale e inclusivo.
La Loggia di Calvairate
La Loggia di Calvairate
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Annalisa lavora nel mondo della comunicazione, è la presidente dell'Associazione "La Loggia di Calvairate" ed è una figura attiva nel municipio 4 di Milano. Traspaiono immediatamente il suo forte legame con il quartiere e l'appassionato coinvolgimento nella vita dell'associazione.
L'Associazione è nata durante la pandemia, formalizzandosi nel 2023 come Associazione di Promozione Sociale. I primi passi sono iniziati con la social street del 2014, che aveva l'obiettivo di coinvolgere e aggregare le persone in un contesto che, all'epoca, si presentava soprattutto come quartiere dormitorio nonostante le grandi potenzialità e ricchezze del tessuto sociale.
Tra le iniziative più rappresentative promosse dall'associazione, Annalisa menziona il "Plant Swap", evento basato sullo scambio di piante tra i residenti del quartiere diventato presto iconico e che continua a ripetersi regolarmente due volte all'anno. L'associazione organizza molte iniziative, in collaborazione con realtà e associazioni del territorio, per promuovere e ravvivare l'identità della zona; interessanti sono anche i corsi di Rockabilly Live promossi per le diverse generazioni.
Riflettendo sul quartiere, Annalisa sottolinea la mancanza di infrastrutture per la mobilità sostenibile, come le rastrelliere per le biciclette, nonché la necessità di uno spazio fisico per l'associazione. Nonostante le sfide, la Loggia di Calvairate mira a mantenere viva e a valorizzare l'anima e la ricchezza del contesto, promuovendo la partecipazione attiva dei residenti.
Pensando al futuro, si auspica un maggiore riconoscimento dell'associazione come parte integrante del quartiere e un'identità condivisa tra "La Loggia di Calvairate" e la comunità locale.
Anna
Anna
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Anna si è trasferita a Calvairate durante le medie, ha frequentato la facoltà di Scienze dell'Educazione e ha esperienze professionali e di volontariato con bambini e persone disabili, che l'hanno resa sensibile ai temi di inclusione e prevenzione.
"Calvairate è un quartiere ricco di realtà che si occupano del supporto alle fragilità e alla marginalità", afferma Anna. "Nelle realtà più popolari non sono rare le situazioni di fatica economica e culturale, ed è importante che siano garantite servizi dedicati a queste persone."
Anna ha una buona opinione del quartiere, che vede in via di sviluppo e potenzialmente attraente per le nuove generazioni. "C'è ancora molto da fare per renderlo un luogo più accogliente e inclusivo", spiega. "Ci sono molti giovani stranieri di seconda e terza generazione, alcuni più integrati altri chiusi nella loro stretta cerchia."
Nonostante frequenti anche altre zone, Anna ama passeggiare per i parchi e i bar della zona ma frequentando principalmente altre zone non si considera un'abitante assidua e radicata.
Per Anna il concetto di comunità è complesso. "La comunità è appartenenza ma anche conflitto", dice. "È facile dire 'stiamo insieme e vogliamoci bene', ma se manca un senso di sicurezza e libertà condivise è normale chiudersi in se stessi e nella propria comfort zone."
Guardando al futuro, Anna si augura un miglioramento generale delle condizioni del quartiere. "Spero che ci sia più cura degli spazi comuni e una riduzione della delinquenza e della criminalità", confida. "Come donna, mi sento spesso più esposta ai pericoli di una grande città come Milano, quindi un quartiere più sicuro sarebbe un grande passo in avanti."
Tabaccheria Motta
Tabaccheria Motta
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Filippino degli Organi, 9, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Emiliano, proprietario della tabaccheria Motta in Piazza Tito, ha avviato la sua attività due anni fa dopo aver deciso di lasciare il lavoro da dipendente. Residente nella zona, ha scelto questo luogo per la comodità e la familiarità che gli offriva.
Descrive il quartiere come tranquillo, vivibile e popolato principalmente da anziani. Racconta di non aver notato grossi cambiamenti nel quartiere nel breve periodo in cui ha aperto la sua attività, ma si aspetta di vederne nel prossimo futuro.
La sua clientela è piuttosto eterogenea, con una buona distribuzione tra residenti locali e persone provenienti da altri quartieri.
Riflettendo sul concetto di comunità Emiliano sottolinea l'importanza del rispetto reciproco e delle regole condivise.
Una sua grande passione sono i videogiochi anche se purtroppo, spiega, non ci sono nel quartiere luoghi specifici dove poter praticare questo hobby.
Pensando al futuro, esprime il desiderio che il quartiere diventi più pulito e sicuro, che il traffico venga monitorato meglio e che, in generale, ci sia un miglioramento della qualità della vita per se stesso, la sua attività e l'intera comunità.
Gioelli & Orifeceria
Gioelli & Orifeceria
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- P.za Imperatore Tito, 6, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Valerio è il proprietario dell'oreficeria e gioielleria di Piazza Tito, una piccola bottega affacciata sulle panchine, gli alberi e il via via quotidiano del quartiere. Per lui la vita comunitaria coincide soprattutto con la rete di vicinato e di piccoli commercianti a cui appartiene - dove molti si conoscono e si fermano a parlare fuori dalle vetrine dei locali - e con essa condivide un percorso e una prospettiva specifica del quartiere.
Le vetrine aperte e ben curate, secondo Valerio, rappresentano un importante presidio territoriale, contribuendo a valorizzare le case e a mantenere vivo il tessuto urbano. Tuttavia, il commercio locale è messo a dura prova da diverse situazioni, come le restrizioni al traffico e la crescente concorrenza dei centri commerciali e delle vendite online.
Valerio sottolinea il dilemma tra la comodità delle spese online e il valore del rapporto umano con i negozianti di quartiere: se da un lato la tecnologia offre benessere e praticità, dall'altro indebolisce il contatto diretto con il territorio e con le persone.
Con trent'anni di esperienza alle spalle, ha vissuto o osservato una trasformazione graduale e significativa del contesto urbano e sociale. Anche se le sfide per i commercianti, e in particolare per i piccoli artigiani locali e le piccole imprese, sono molteplici, Valerio desidera continuare a impegnarsi per contribuire alla vitalità e all'identità della zona.
Francesca
Francesca
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Francesca, appassionata di cinema, racconta di essere nata e cresciuta nel cuore di Calvairate. Fin da piccola ha nutrito una profonda connessione con il quartiere, affascinata dalla sua vivacità e dalle sue sfumature.
"Vedere Calvairate cambiare nel corso degli anni è stato un'esperienza interessante e complessa", afferma Francesca. "Ho notato un aumento della multiculturalità, che porta con sé una ricchezza di prospettive e tradizioni, ma anche una maggiore percezione di insicurezza generale, soprattutto tra i più giovani."
Secondo Francesca, i veri gioielli di Calvairate sono i suoi spazi verdi, i luoghi pubblici di aggregazione e le associazioni culturali. "Sono queste le ricchezze del quartiere", sottolinea. "I parchi, le piazze, le biblioteche, sono luoghi vitali dove le persone si incontrano, si conoscono e condividono esperienze."
Parlando del significato di comunità, Francesca evidenzia l'importanza della condivisione e dell'integrazione. "Per me, la comunità è sinonimo di condivisione e integrazione", spiega. "Sono elementi apparentemente semplici, ma in realtà difficili da realizzare. È importante lavorare insieme per creare un ambiente inclusivo dove ognuno si senta parte integrante del tessuto sociale."
Francesca auspica che il quartiere continui a crescere e a prosperare, mantenendo al centro di ogni iniziativa la promozione della diversità, della cultura e della solidarietà.
Simone
Simone
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
Simone, giovane lavoratore fuori sede, originario di Firenze e trasferitosi a Milano per lavoro, ha vissuto a Calvairate, intorno a Piazzale Cuoco, per circa un anno e mezzo.
Appassionato di sport, giocatore amatoriale di calcio e avido lettore, dopo diverse esperienze all’estero è approdato a Milano nel settore bancario.
Il suo primo impatto con Piazzale Cuoco è stato intenso: un quartiere dalle forti componenti multiculturali, diverso dalle realtà urbane a cui era abituato. Pur non sentendosi del tutto a suo agio con tutte le peculiarità del quartiere (soprattutto per quanto riguarda la sicurezza percepita e i problemi legati allo spaccio) ne apprezza diversi aspetti: innanzitutto l’atmosfera vivace e dinamica, la presenza di aree verdi e il sistema di collegamenti con il resto della città.
Anche se per un periodo di tempo limitato, Piazzale Cuoco è stata per Simone un punto di riferimento, la sua casa. Per il futuro si auspica quindi tanta serenità e tante nuove opportunità, per sé stesso e per gli abitanti del quartiere, sperando in un miglioramento della qualità della vita e della sicurezza.
Comitato Inquilini Molise-Calvairate-Ponti
Comitato Inquilini Molise-Calvairate-Ponti
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via degli Etruschi, 1, 20137 Milano MI, Italia
- 07-2024
- Sito web
Grazia, presidente del Comitato Inquilini e Case Popolari di Calvairate-Molise-Ponti, ha operato come volontaria per circa vent'anni prima di assumere a pieno titolo questo ruolo quando il Comitato si è formalmente definito come organizzazione strutturata.
Nel corso degli anni il comitato ha ampliato e aggiornato progressivamente il raggio delle sue attività, e ad oggi sono molteplici i servizi che propone:
- Sportello di supporto agli inquilini: per gestione problemi abitativi e pratiche online
- Sportello di orientamento legale: con avvocati civilisti e penalisti
- Assistenza infermieristica: il sabato mattina con visite domiciliari per necessità mediche
- Corsi di italiano per stranieri: in particolari con le donne, suddivisi in principianti e avanzati con cadenza bisettimanale
- Doposcuola e attività per bambini e ragazzi: tra cui proposte teatrali e corsi di lingua
- Corsi di arabo per bambini (elementari e medie) di livelli iniziale e avanzato
- Bottega di aiuto alimentare: per la distribuzione gratuita di generi alimentari in piccoli market dove più di 150 famiglie possono rifornirsi liberamente (in due sedi, Viale Molise 5 e Monte Cassino 9)
- Piccola biblioteca interna di quartiere: con accesso ad oltre 5.000 volumi catalogati
- Attività culturali e ricreative: tra cui proiezioni cinematografiche per bambini, cineforum per adulti e incontri culturali in collaborazione con la Biblioteca di Calvairate
- Progetto contro la povertà energetica: in collaborazione con SNAM, il comitato ha avviato un progetto contro la povertà energetica. Volontari qualificati stanno analizzando i consumi energetici di circa 200-250 famiglie per promuovere il risparmio energetico
- Manutenzione e valorizzazione dei cortili: mediante l’installazione di cartelli multilingue per la differenziazione dei rifiuti e la creazione di aiuole con piante, coinvolgendo gli inquilini nella cura delle aree verdi
- Collaborazione con altre associazioni: per le diverse esigenze comunitarie tra cui il supporto educativo e culturale dei giovani
- Sensibilità e attivismo nel contrasto alla criminalità: soprattutto per quanto riguarda l'occupazione abusiva e la criminalità negli stabili
- Mercatini finalizzati a sostenere le attività del comitato
Una caratteristica distintiva del comitato è che tutti i suoi 60 volontari sono non-retribuiti. Il senso di comunità in cui credono e per cui operano, è ben rappresentato (nonché rafforzato) dal lavoro che svolgono nei cortili, emblema storico e sociale del quartiere, dove insieme ai cittadini mantengono viva quelle relazioni di vicinato e quel senso di appartenenza genuina preziosi per la condivisione e la prevenzione dei conflitti.
Il tema della casa e della mancanza di alloggi è centrale nel quartiere che, afferma Grazia, rischia di diventare un ghetto. L'abolizione del reddito di cittadinanza ha aggravato la disoccupazione e la precarietà abitativa, così come anche la rigenerazione urbanistica sta contribuendo all’aumento degli affitti e alle difficoltà dei più fragili.
Anche la dimensione culturale ha un ruolo centrale nella configurazione del contesto: il quartiere presenta infatti una significativa quantità di abitanti di origine straniera, con una forte maggioranza di famiglie arabofone; le scuola di quartiere presentano una predominanza di bambini nati all'estero; molti sono i giovani di seconda generazione nati e cresciuti a Calvairate. Tutti loro rappresentano già da ora una grande fetta di popolazione futura che occorre intercettare, considerare e coinvolgere, per evitare appunto marginalizzazioni e ghettizzazioni come in altre città europee.
Altri elementi peculiari e complessi del quartiere sono l’alta concentrazione di persone con problematiche mentali (il comitato mantiene forti rapporti di collaborazione con il CPS di quartiere), povertà e disoccupazione, spaccio di droga e piccola criminalità.
Il quartiere ha però anche molte potenzialità, spiega Grazia. Ci sono numerose persone straniere laureate e giovani in formazione che potrebbero valorizzare ed essere valorizzate. Alcuni rapper famosi sono nati qui, un contesto incubatrice di musica e street art. Il comitato supporta tutte queste ricchezze e talvolta organizza incontri e gite con nei luoghi della città, per mostrare ai ragazzi l'importanza della bellezza.
Per il futuro il comitato desidera mantenere e ampliare le sue attività, consapevole delle sfide che il futuro riserva.
Salumeria Gastronomia da Manuel
Salumeria Gastronomia da Manuel
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Manuel gestisce una storica salumeria e gastronomia nel vivace Piazzale Martini a Milano. Con oltre 20 anni di esperienza nel settore, la sua attività è un punto di riferimento del quartiere.
Nato a Gorla ma cresciuto a Calvairate, Manuel porta avanti l'eredità commerciale della famiglia insieme alla mamma. La salumeria, nata nel 1987, oltre a rappresentare un'istituzione locale si è sempre distinta per la sua gestione al femminile. Ora si è aggiunta anche la sua personalità giovane; dopo un breve periodo nel settore chimico, Manuel ha infatti scelto di tornare a lavorare nell'attività di famiglia, apprezzando il contatto con la gente e l'ambiente accogliente e stimolante del negozio.
Riguardo ai cambiamenti verificatisi nel quartiere, Manuel ricorda con nostalgia un parco alberato che ora è diventato un parcheggio. Nonostante alcune trasformazioni abbiano impattato non sempre positivamente, nota nel processo di rigenerazione territoriale anche miglioramenti importanti, soprattutto legati al tema della sicurezza.
Per il futuro del quartiere, Manuel spera che rimanga un luogo vivo e accogliente, con negozi che mantengano viva l'identità familiare e di prossimità. L'apertura di nuovi spazi e iniziative, come la Biblioteca di Piazzale Martini, rappresentano risorse preziose soprattutto per la crescita e il consolidamento di luoghi culturali e aggregativi.
Pensando a una comunità ideale, Manuel auspica un clima di serenità e un ritorno a relazioni più genuine tra le persone, dopo i periodi difficili legati alla pandemia.
Manuel partecipa indirettamente a iniziative di quartiere e collabora con progetti come il doposcuola per i ragazzi, una risorsa positiva per i giovani e per le loro opportunità di crescita.
In conclusione, il desiderio è che l'attività commerciale continui a prosperare, magari ampliandosi in spazi più grandi e proponendo iniziative legate alla gastronomia che possano arricchire il quartiere e la comunità locale.
Barbara Grilli Parrucchiera
Barbara Grilli Parrucchiera
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Barbara gestisce un parrucchiere per signora nella vivace Piazza Martini a Milano. Dopo aver lavorato per 33 anni altrove, ha deciso di aprire un proprio spazio in cui gestire autonomamente appuntamenti e relazioni con i clienti: nonostante le sfide incontrate durante gli otto anni di attività in Piazza Martini, Barbara si dice soddisfatta del lavoro svolto e dell'accoglienza ricevuta dalla comunità.
Arrivata a Calvairate da una zona più signorile, Barbara ha subito notato un tessuto sociale particolarmente eterogeneo e multietnico, ricco di famiglie e bambini. Nel corso degli anni la zona è entrata in un processo di sviluppo e riqualificazione che, guardando al futuro, potrebbe aumentare la vivacità e l'attrattiva.
Barbara sottolinea con orgoglio l'artigianalità del suo lavoro e del tessuto produttivo in cui opera, apprezza i piccoli negozi di quartiere che contribuiscono a mantenere viva l'identità della zona. Riguardo ai possibili mutamenti futuri, si auspica la sopravvivenza delle piccole realtà di prossimità grazie alle quali si mantengono vivi i rapporti umani e la vita di quartiere.
La riapertura della biblioteca rappresenta per Barbara un punto di incontro e socializzazione fondamentale per la comunità locale di adulti e bambini
Quando immagina una comunità ideale, Barbara pensa alla solidarietà e all'integrazione e spera che il quartiere mantenga questa caratteristica anche in futuro.
Per il futuro della sua attività, desidera che l'artigianalità del suo lavoro e le relazioni umane rimangano al centro dell'esperienza offerta alle clienti, rendendo il parrucchiere non solo un luogo di bellezza, ma anche di condivisione e allegria.
Ass. Todo Modo
Ass. Todo Modo
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Raffaella, Alessandra e Tebana sono membri attivi dell'Associazione Todo Modo, un'organizzazione nata nel 1980 a Milano. Raffaella si occupa di comunicazione online, Alessandra è esperta in progettazione culturale e attivazione di comunità, mentre Tebana è un'educatrice teatrale.
Todo Modo è stato uno dei primi locali di Milano, situato in Via Savona, fondato da un membro scomparso dell'associazione negli anni '70. Originariamente era un luogo dedicato a concerti, mostre, teatro e cabaret. Con il passare degli anni, l'associazione si è riformata per adattarsi ai nuovi tempi e alle esigenze della comunità circostante. Nel 2023 si è costituita come Ente del Terzo Settore con l'obiettivo di promuovere la cultura e la coesione sociale nel quartiere di Calvairate.
Le iniziative dell'associazione includono feste di quartiere, progetti artistici e culturali. Tra i soggetti più significati con cui hanno mantenuto un dialogo aperto e sinergico c'è sicuramente il Laboratorio di Quartiere, insieme al quale hanno coltivato l'interesse a raggiungere quante più persone possibili (nonostante - a volte - i pochi mezzi a disposizione). Il "metodo" di Todo Modo si esprime nell' "interazione dal basso" con le persone, e nell'utilizzo di una comunicazione artistica capace di arrivare e far leva sulla dimensione emotiva.
L'Associazione ha sempre partecipato alle iniziative più grandi e collettive, tra cui ad esempio:
- "Open City", un progetto europeo che ha coinvolto persone over 30 di formazione socio-culturale;
- "Il Quartiere che vorrei", iniziativa durante la quale è stato chiesto ai bambini di disegnare i mostri - (ovvero le paure e le ansie percepite) - per esorcizzare e avvicinare anche gli aspetti più complessi del vivere quotidiano;
- "Sguardami", un progetto fotografico che ha invitato i residenti a fotografare luoghi significativi del quartiere attraverso passeggiate di quartiere, in collaborazione con lo IED.
L'associazione ha promosso - e continua a sostenere - molte iniziative pensate per la valorizzazione e la cura del senso di appartenenza alla comunità, e tra le quali ricordano: "Antro Day" (in collaborazione con l'Istituto di Antropologia), la "Green Week" e "Book City"
Uno dei progetti più ambiziosi è il "Distretto dell'Inclusione", un'idea nata da "Open City" per creare un luogo di incontro e condivisione per la comunità locale. In questa occasione hanno provato ad attivare un lavoro di rete con le altre associazioni attraverso un linguaggio comune di cura e partecipazione. Nonostante le sfide, l'associazione continua a credere nell'importanza di questo obiettivo.
Ognuna delle membri ha un legame affettivo con il quartiere: Tebana ha vissuto per 16 anni nelle case popolari, Mentre Alessandra e Raffaella hanno sviluppato una relazione profonda e affettuosa verso la zona a partire dal lavoro svolto negli anni, dalle persone conosciute nel corso del tempo e dalle storie che hanno via via raccolto.
Il quartiere è cambiato nel corso degli anni, diventando più multietnico e affrontando sfide legate allo sviluppo urbanistico. Tuttavia, l'associazione si impegna a preservare l'identità e a promuovere il senso di comunità tra i residenti, anche attraverso il recupero delle memorie storiche tramandate dagli anziani.
Bachelite cLab
Bachelite cLab
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Vertoiba, 3, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Roberto, proprietario e gestore del Bachelite Club situato in Piazzale Martini, si dice in equilibrio tra una "doppia vita": di giorno lavora come consulente del lavoro, seguendo un'attività di famiglia, e da dieci anni gestisce il Bachelite Club, un luogo nato originariamente come bar e laboratorio di eventi culturali, ma che si è poi caratterizzato per gli eventi di musica dal vivo.
La scelta di questo quartiere e del luogo del locale è stata lunga e accurata, influenzata dall'idea di voler trovare un posto non troppo vicino alle case, per evitare disturbi, ma che permettesse comunque di costruire una clientela appassionata di musica e cultura. Calvairate infine è stato scelto perché considerato al di fuori delle zone più frequentate, offrendo la possibilità di creare una clientela autentica e consolidata. Roberto, che vive e conosce il quartiere da diverso tempo, lo ha visto trasformarsi nel corso degli anni, passando da una zona periferica a una più residenziale, con una ricca integrazione etnica e culturale.
Tra gli aspetti di possibile fragilità, Roberto sottolinea il desiderio di una maggiore coesione e iniziative pubbliche più diffuse. Vorrebbe che luoghi come l'ex Macello non venissero distrutti ma riqualificati per ravvivare l'identità storica e la vivibilità della zona.
Ha frequentato la biblioteca di quartiere e ritiene importante avere luoghi culturali accessibili per promuovere la lettura e altre iniziative: chiudendo gli occhi immagina un quartiere con più spazi sociali e culturali, come campi per giochi e spettacoli all'aperto.
Quanto alla comunità ideale, vede la necessità di preservare e promuovere piccole attività e negozi di quartiere, che sono i veri punti di incontro e scambio sociale. Si auspica un'azione più propositiva da parte dell'amministrazione locale per favorire la crescita e la coesione del quartiere.
In conclusione esprime il desiderio che il suo locale continui a essere un punto di incontro e animazione per il quartiere, contribuendo alla sicurezza e al senso di comunità delle persone che lo frequentano.
Max & l'University of Fighting
Max & l'University of Fighting
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Cortina d'Ampezzo, 14, 20139 Milano MI, Italia
- 06-2024
- Sito web
Max, fondatore e responsabile della palestra "University of Fighting", è una figura di riferimento per i ragazzi di Corvetto, Calvairate, ma anche di Ripamonti e Vigentino. La sua storia da atleta di successo, con vittorie nei campionati mondiali ed europei di vari sport da combattimento come la boxe e il full contact, lo ha reso famoso nella zona.
Max parla della sua esperienza sportiva e del suo impegno attuale come insegnante. La sua palestra è diventata un punto di riferimento nella periferia, dove spesso i ragazzi possono sentirsi abbandonati o lasciati senza guida. Lui crede che questi sport siano formativi e insegnino valori importanti, che talvolta le famiglie non sono in grado di trasmettere.
La sua passione per l'aiuto ai giovani è evidente quando parla, con emozione e coinvolgimento, delle difficoltà che molte famiglie affrontano nella zona: a volte si considera un po' come un secondo padre per molti ragazzi che frequentano la sua palestra, soprattutto per coloro che non hanno un punto di riferimento familiare stabile. In situazioni di particolare fragilità ha offerto lezioni di addestramento gratuito per giovani in difficoltà, dimostrando un forte impegno sociale oltre che sportivo
La palestra di Max non è solo un luogo di allenamento ma anche di aggregazione e sostegno; racconta di aver visto ragazzi problematici trasformarsi grazie all'impegno e alla disciplina che gli sport da combattimento insegnano. Uno degli obiettivi che lo ha sempre guidato in questa attività di formatore e tutor sportivo è proprio quello di coltivare una comunità solida e positiva per i giovani della zona, soprattutto per quelli più "soli" in mezzo a sfide complesse di povertà relazionale, culturale e affettiva.
In conclusione Max riflette sulla multiculturalità della zona, sottolineando le sfide e le opportunità che essa porta: nonostante le difficoltà che talvolta si verificano, si impegna a mantenere la sua palestra come un luogo di accettazione e formazione per tutti, indipendentemente dalla loro origine.
Mercato: Sentiero dei Sapori con Leandro e famiglia
Mercato: Sentiero dei Sapori con Leandro e famiglia
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Leandro è un giovanissimo commerciante presso il mercato rionale di Calvairate, animato dalla passione e dall'impegno verso la qualità dei prodotti offerti. L'attività, chiamata Sentiero dei Sapori, propone infatti specialità provenienti da tutto il mondo con attenzione agli antipasti sott'olio e sott'aceto, alla frutta secca e ai legumi di alta qualità.
La passione per il mercato è una tradizione di famiglia, tramandata da suo padre che opera nel settore da oltre 35 anni. Per Leandro, lavorare in questo contesto significa essere libero e mettersi in contatto con le persone: è difficile descrivere la soddisfazione che si prova nel vedere ritornare, settimana dopo settimana, i propri clienti felici e appagati dai loro acquisti. Il mercato è secondo lui un luogo eterogeneo, vivace e ricco di esperienze: ogni giorno impara qualcosa di nuovo dai suoi clienti e dai colleghi, respirando un'atmosfera di integrazione e condivisione.
Rispetto al quartiere nel suo insieme, per come ha modo di conoscerlo attraverso la sua esperienza lavorativa, identifica elementi di ricchezza così come di maggiore fragilità:
Tra le risorse
- Diversità e Cultura: apprezza la varietà di persone e culture presenti nel quartiere che contribuiscono a renderlo ricco di esperienze e tradizioni
- Mercato come Punto di Aggregazione: riconosce il mercato come un importante punto di incontro e di socializzazione
- Integrazione e Scambio: evidenzia il reciproco insegnamento tra le persone di diverse nazionalità, che arricchisce la vita quotidiana e promuove un senso di comunità inclusiva.
Tra gli aspetti più difficili,
- sostenere le forti disuguaglianze socio-economiche che possono manifestarsi attraverso condizioni di vita contrastanti e accesso differenziato alle risorse
- la necessità di rafforzare il lavoro di rete e il dialogo per affrontare le sfide comuni e promuovere il benessere della comunità
- l'importanza di preservare l'identità e la socialità storica del quartiere
Per Leandro l'idea di comunità significa aiutarsi reciprocamente e lavorare insieme per il bene del territorio, sostenendo le piccole aziende e creando una rete di persone che contribuiscono alla crescita del quartiere. Sarebbe favorevole a partecipare a iniziative di incontro e dialogo per sostenere la comunità e ritiene che solo attraverso il confronto e la comunicazione si possano risolvere le lacune e migliorare.
Per il futuro, Leandro auspica un ritorno del mercato come luogo di socialità e aggregazione, l'ultimo baluardo di umanità in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dall'isolamento virtuale.
Mercato: Salumi e Formaggi de L'Antico Sapore
Mercato: Salumi e Formaggi de L'Antico Sapore
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Mattia, giovane proprietario di un banco al mercato specializzato in salumi, formaggi e prodotti di alpeggio di produzione familiare, ci racconta che l'attività è nata durante il periodo del Covid. Di madre bergamasca e padre siciliano, si trasferisce a Milano con la famiglia da Foppolo, un piccolo paese con limitate opportunità educative e lavorative. Per preservare la tradizione e l'eredità di una malga di famiglia che rischiava di essere chiusa, durante il lockdown Mattia ha scelto di tornare nel paese di origine per prendersi cura dell'attività.
Così è nata l'idea di aprire un banco presso i mercati rionali della città, tra cui quello di Piazzale Martini, per valorizzare i prodotti ricercati e faticosamente realizzati attraverso un lavoro familiare di qualità. Mattia frequenta il mercato di Calvairate da un paio d'anni e descrive la sua sua esperienza come positiva, anche se questo mercato in particolare ha delle caratteristiche proprie e specifiche: si trova in una zona meno centrale e più popolare che porta sicuramente una grande affluenza di persone; di contro i clienti trattano molto sui prezzi e sono sempre più esigenti: qui ad esempio serve principalmente signore anziane che contano ogni centesimo e persone che lavorano duramente per guadagnarsi da vivere. E' comunque uno dei suoi mercati preferiti. Al contrario, nei mercati di via Calvi e Porta Romana, la clientela non bada a spese, è mista ma anche avanguardista e internazionale (più che multietnica) con tanti stranieri e professionisti di diversi settori che apprezzano e ricercano soprattutto l'artigianalità bio dei suoi prodotti.
Per Mattia una comunità è fatta di persone e di punti di incontro come il mercato, che rispecchia le caratteristiche della zona circostante.
Per il futuro, Mattia spera che la situazione a Milano continui a migliorare e che le persone mostrino maggiore rispetto per chi lavora nei mercati. Troppo spesso, i comportamenti e gli atteggiamenti di alcuni clienti non sono adeguati né alla compravendita né alla società in generale. Mattia auspica un cambiamento di mentalità, con un maggiore rispetto per chi lavora, non solo nei mercati ma in tutte le attività commerciali.
Nicholas
Nicholas
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Nicholás, un giovane di 32 anni, racconta la sua storia iniziando dal periodo scolastico e dai primi eventi significativi nella sua vita in quartiere. Nato e cresciuto in diverse vie della stessa zona la sua esperienza si è svolta serenamente fino ad un episodio drammatico avvenuto durante gli anni del liceo: è stato aggredito mentre tornava a casa da scuola, subendo gravi lesioni e affrontando un significativo trauma emotivo e psicologico. Questo evento ha avuto un impatto profondo sulla sua vita. In seguito ha infatti interrotto temporaneamente gli studi, che ha poi ripreso presso un liceo artistico della città dopo aver maturato un forte interesse per l'arte, in particolare per il disegno e le arte grafiche-visive. Durante questo capitolo Nicholás ha trovato un ambiente stimolante ricco di persone con passioni simili alle sue: si è così avvicinato al mondo del writing, pur non praticandolo direttamente. Ciò in cui infatti ha voluto cimentarsi e specializzarsi è stata l'arte dei tatuaggi che coltiva tutt'ora, sperando un giorno di diventare un tatuatore formato e affermato.
Per motivi di salute mentale Nicholas ha frequentato - e ricevuto il supporto - per molti anni del Centro di Psicologia Sociale (CPS). Nonostante la fatica del primo periodo, durante il quale ha affrontato diverse diagnosi e terapie, con esiti spesso frustranti e sfibranti, con la maturità e la consapevolezza di oggi egli riconosce come questo servizio territoriale sia stato un prezioso punto di riferimento: il percorso terapeutico lo ha infatti aiutato moltissimo nel processo di comprensione e accettazione delle difficoltà incontrate..
Nicholas coltiva la sua passione per il tatuaggio lavorando in vari studi come apprendista. Nonostante le difficoltà economiche e le sfide del settore, è riuscito a sviluppare stile e competenze, iniziando a sperimentare con tatuaggi semplici e commerciali, per poi specializzarsi nel black tattoo, apprezzando i contrasti di luce e ombra e le linee pulite. Il suo stile si ispira anche a elementi geometrici e surreali, come quelli dell'artista Escher.
Oltre al tatuaggio, Nicholás ha una forte passione per la musica, che lo ha portato a stringere amicizie significative nel mondo artistico. Crede che l'arte, in tutte le sue forme, abbia il potere di creare comunità e di offrire un mezzo di espressione e riflessione personale.
Riguardo al quartiere in cui vive, lo apprezza per la diversità sociale e culturale di cui è portatore, nonostante le sfide. Crede che la comunità locale possa essere una fonte di supporto e stimolo, ma anche che ci siano aspetti da migliorare, come la sicurezza e il supporto alle vittime di violenza.
In conclusione, Nicholás si definisce un tatuatore con un progetto artistico personale in continua evoluzione. Il suo obiettivo è aprire un proprio studio di tatuaggi, dove possa esprimere pienamente la sua creatività e offrire un servizio di qualità ai suoi clienti. La sua storia è un esempio di resilienza e passione, in cui l'arte diventa un mezzo per superare le difficoltà e realizzare i propri sogni.
Mone del Blocco/Simone
Mone del Blocco/Simone
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Simone, nato e cresciuto a Corvetto e Calvairate, è il più giovane di quattro fratelli e si definisce scherzosamente la "pecora nera" della famiglia. Fin dalla giovane età ha esplorato la musica come una passione naturale, nata spontaneamente durante un periodo particolarmente difficile della sua vita come fonte di conforto e ispirazione. In seguito ha conosciuto Giorgio/Josh che lo ha introdotto ulteriormente al mondo musicale, facendo nascere progetti artistici interessanti e una relazione di amicizia importante.
Per Simone, la musica è stata un mezzo per esprimere e raccontare la propria vita e le sue esperienze. Non ha mai cercato attivamente il successo musicale, utilizzando invece la musica per comunicare ciò che non riusciva a esprimere a parole. Dopo circa dieci anni di attività ha scelto di interrompere questa carriera poiché percepiva che il pubblico cercava in lui soprattutto l'immagine di "delinquente" che però non desiderava incarnare. Quando oggi riceve richieste di collaborazioni accetta solo per piacere personale e in condizioni particolari.
La musica ha rivelato un lato molto sensibile della sua personalità, una parte di sé che né lui né gli altri conoscevano. Prima infatti era visto come un'anima ribelle del quartiere, immagine che gli piaceva perché attirava le attenzioni delle persone. Tuttavia, con il tempo ha deciso di utilizzare il linguaggio artistico per mostrare la sua vera natura e raccontare la sua storia.
I legami nel quartiere sono stati fortemente influenzati dalla musica: molte delle persone che frequenta derivano da questo ambiente, prima ancora che il rap diventasse popolare in Italia. Le prime canzoni pubblicate su YouTube hanno avvicinato molti abitanti del quartiere, creando un forte senso di comunità. Tuttavia, Simone ha scelto di allontanarsi dalle persone famose che lo avevano contattato, ritenendo quell'ambiente falso e interessato solo alla visibilità.
Essendo nato e cresciuto a Corvetto, Simone ha frequentato meno la vicina Calvairate, sebbene ne riconosca diversi punti di contatto e continuità, da un punto di vista urbanistico e culturale. I due quartieri secondo Simone, hanno tutto ciò che serve essendo vicino al centro di Milano e offrendo vari comfort e servizi. Tuttavia, sente la mancanza di un punto di incontro per i giovani, un luogo dove possano esprimersi e sviluppare le loro passioni. Simone ritiene che i ragazzi del quartiere avrebbero bisogno di una guida e di un supporto per seguire i loro sogni senza vergogna.
Per Simone, il senso di comunità è difficile da esprimere a parole, trovando più facile comunicarlo attraverso la musica. Pensa che la comprensione, l'ascolto e l'amore verso gli altri siano elementi fondamentali per una comunità. Il conflitto, secondo lui, può essere gestito mettendo da parte la gelosia e cercando di capire gli altri.
Guardando al futuro, Simone desidera trovare serenità nella sua vita personale e spera che il quartiere possa migliorare la propria immagine, abbandonando gli stereotipi negativi.
L'edicola di MisterG
L'edicola di MisterG
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazza Insubria, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
- Sito web
Gianfranco, conosciuto da tutti come MisterG, è il giovane titolare dell'edicola "MisterG" situata nei giardini di Piazza Insubria. Da quattro anni gestisce questa attività, che ha rilevato dopo un percorso professionale completamente diverso. Originario della Sardegna, Gianfranco si è trasferito a Milano sette anni fa, e prima di aprire l'edicola ha lavorato come insegnante di musica e poi come responsabile amministrativo in un'azienda. Tuttavia, desideroso di un cambiamento e di una maggiore indipendenza, ha deciso di intraprendere questa nuova avventura.
L'edicola ha attirato la sua attenzione per la sua posizione, circondata dalla natura della piazza. Sebbene non conoscesse bene il quartiere all'inizio, ha imparato a conoscerlo giorno dopo giorno. Ha scoperto che il quartiere è molto multietnico, con una varietà di storie, culture e religioni che convivono, il che rende il lavoro a contatto con il pubblico sia stimolante che impegnativo. Gianfranco ha notato un declino nel quartiere negli ultimi anni, con un crescente abbandono da parte delle istituzioni, maggiore sporcizia e una sensazione di insicurezza.
Secondo Gianfranco, uno dei principali problemi è la mancanza di supporto per i nuovi arrivati in Italia. Crede che sia fondamentale fornire corsi di formazione e aiuti per imparare la lingua, affinché possano integrarsi meglio e trovare lavoro. Sostiene che il rispetto reciproco sia essenziale, indipendentemente dalla provenienza o dal background culturale delle persone.
Nonostante le difficoltà, si dice molto legato al quartiere e ai suoi clienti, che considera quasi come una seconda famiglia. Ogni anno durante il periodo natalizio organizza una festa di Natale, raccogliendo giochi e libri di seconda mano che poi vengono distribuiti ai bambini da Babbo Natale. Questo evento è per lui un esempio concreto di comunità e solidarietà.
Gianfranco ha grandi ambizioni per il futuro, sia a livello personale che per il quartiere. Desidera che il quartiere trovi un equilibrio e che gli abitanti possano convivere in armonia, superando le differenze e la rabbia che spesso causano tensioni. Vorrebbe vedere più iniziative ed eventi che coinvolgano l'intero quartiere, non solo le aree centrali, per creare un senso di appartenenza e migliorare la qualità della vita per tutti.
In conclusione, Gianfranco spera che il suo impegno e quello di altri commercianti contribuiscano a rendere il quartiere un posto migliore, dove le persone possano trovare il loro equilibrio e vivere serenamente.
Merceria e Sartoria "Bruna"
Merceria e Sartoria "Bruna"
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- P.za Imperatore Tito, 6, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Giuseppe è uno dei tre titolari della Merceria e Sartoria "Bruna," situata in piazza Insubria. Commerciante esperto, gestisce il negozio da 24 anni insieme ai suoi soci. La merceria si distingue per la vendita di abbigliamento per uomo e donna, inclusi intimo e calze, anche se un tempo offriva anche abiti per bambini, un settore che ora hanno abbandonato.
Nel corso degli anni, Giuseppe ha visto molti cambiamenti nel quartiere. Quando hanno iniziato l'attività nel 2000, il lavoro era abbondante e il negozio prosperava. Tuttavia, con il passare del tempo, il lavoro è diminuito e il quartiere ha subito un deterioramento. Molti negozi hanno chiuso e la clientela è cambiata notevolmente. L'aumento del costo della vita ha ridotto il potere d'acquisto, soprattutto dei pensionati che una volta erano una parte importante della loro clientela. Ora, molti di loro devono sostenere economicamente figli e nipoti, riducendo le spese personali.
Giuseppe nota che la presenza crescente di stranieri nel quartiere ha cambiato la dinamica della comunità. Anche se molti di loro crede siano brave persone non ha potuto sperimentare in prima persona una relazione più approfondita perché non sono soliti frequentare il negozio. Questo, insieme alla perdita della vecchia clientela milanese, ha reso il lavoro più difficile. Nonostante tutto, Giuseppe crede ancora nel valore della comunità, che per lui significa aiutarsi a vicenda. Tuttavia, sente che la coesione sociale di un tempo è diminuita, anche a causa delle diverse origini culturali dei nuovi abitanti.
Pur non vivendo nel quartiere, al di là dell'oratorio, non vede molti progetti o attività che promuovano l'aggregazione tra residenti e commercianti.
Guardando al futuro, Giuseppe esprime preoccupazione per la situazione generale, riflettendo le ansie dei suoi clienti riguardo alle incertezze economiche e politiche. Spera in un miglioramento delle condizioni, ma è consapevole delle difficoltà attuali. Nonostante tutto, nota che ci sono momenti di solidarietà tra le persone del quartiere, anche se sporadici.
Concludendo, Giuseppe spera che le cose migliorino, ma riconosce che la preoccupazione è palpabile tra la gente, soprattutto tra i più anziani. Questa tensione riflette le sfide che affrontano quotidianamente, sia a livello locale che globale.
Mercato: Prodotti Pugliesi
Mercato: Prodotti Pugliesi
- Milano Calvairate/Molise
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Yuri, di origini ucraine, lavora da sette anni al mercato rionale di Calvairate, presso un banco pugliese di pane e formaggi. Questo banco è gestito dal suo responsabile, che si occupa del panificio e dell'approvvigionamento dei prodotti da vendere. Nonostante la fatica di stare in piedi tutto il giorno e sopportare il freddo, Yuri trova questo lavoro meno pesante rispetto ad altri mestieri fisicamente più impegnativi. Per persone immigrate come lui l'offerta lavorative disponibile a volte si presenta come particolarmente dura e spossante; il mercato è per lui esperienza umanamente piacevole, ricca d incontri e relazioni familiari e affettuose.
Parlando del quartiere di Calvairate, Yuri osserva che negli ultimi anni le cose sono cambiate e con amarezza sottolinea come l'aumento dei costi abbia portato molti commercianti a lasciare la propria attività, ma non solo: la precarietà economica a cui sono soggette le piccole produzioni locali influisce anche sulla qualità e la proposta dei prodotti (alcuni diventano inaccessibili e altri vengono direttamente tolti dal listino) e di conseguenza sulla soddisfazione dei clienti, che sempre più spesso condividono una certa frustrazione.
Quando gli viene chiesto cosa significa per lui essere parte di una comunità, Yuri esprime un po' di confusione iniziale, ma alla fine risponde che la famiglia è la prima e più importante comunità per lui. Ha tre figli di cui è molto orgoglioso e sottolinea che, per lui, la famiglia viene sempre prima di tutto.
Mercato: Borse e Gioielli
Mercato: Borse e Gioielli
- Milano Calvairate/Molise
- SN
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Coumba, una signora senegalese, è una figura familiare e sorridente al mercato rionale di Calvairate, dove - insieme al marito - lavora come commerciante da diverso tempo.
Da 18 anni vive in Italia, dove si è trasferita dal Senegal insieme alla sua famiglia. Gestisce una bancarella di borse e gioielli con suo marito la cui attività prosegue bene, sul piano delle vendite e delle relazioni con i colleghi e la clientela.
Quando le viene chiesto delle sue passioni, risponde che un suo grande sogno è di tornare al suo paese natale, Dakar, in Senegal, una volta anziana. Tuttavia, problemi burocratici legati ai documenti le hanno finora impedito di fare ritorno.
A Milano Coumba ha trovato una comunità di altri senegalesi con cui celebrare le festività tradizionali, organizzando momenti di incontro e condivisione in sale affittate per l'occasione.
La parola "daira" in Senegal significa comunità, un concetto che per Coumba implica stare insieme, aiutarsi a vicenda e celebrare insieme. Anche a Milano, sebbene lontana da casa e dalle sue origine, sente di star costruendo un senso di appartenenza e di fiducia all'interno della comunità.
Percorsi di Secondo Welfare
Percorsi di Secondo Welfare
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Eleonora è una sociologa e ricercatrice presso il laboratorio "Percorsi di Secondo Welfare", nato nel 2011 all'interno dell'Università degli Studi di Milano. Questo laboratorio si occupa di vari temi, offrendo formazione, informazione e accompagnamento. Il filo conduttore delle loro attività è il Secondo Welfare, una serie di interventi collaterali a quelli statali, che coinvolgono attori di natura economica, sociale, pubblica e privata, compreso il terzo settore e la comunità locale. L'obiettivo è trovare soluzioni innovative per i bisogni e i rischi sociali attuali.
Nel laboratorio, Eleonora si occupa principalmente di disuguaglianze educative e di genere, soprattutto nel mondo del lavoro. Il suo tema principale è la conciliazione tra vita e lavoro, sottolineando che il benessere delle persone non è solo legato a dinamiche familiari, ma anche a una dimensione personale di autorealizzazione e relazioni con gli altri.
Eleonora osserva che la pandemia ha evidenziato la necessità di conciliare vita e lavoro, mettendo in luce il benessere delle persone, compresi i minori e gli anziani. Durante la pandemia, ci sono state esperienze comunitarie significative, come i negozi di quartiere e i vicini di casa che si sono attivati per supportare le persone anziane.
Percorsi di Secondo Welfare collabora con molte altre realtà, tra cui associazioni locali e università, per sviluppare soluzioni innovative ai bisogni del territorio. Eleonora sottolinea l'importanza della coprogettazione e della co-programmazione, basate su prossimità, ricerca e confronto.
Appena trasferitasi in un nuovo quartiere di Milano, Eleonora nota positivamente la presenza di spazi verdi, che favoriscono l'aggregazione sociale. Auspica che la comunità futura possa essere caratterizzata dal confronto e dall'ascolto attivo, con luoghi di dialogo accessibili a tutti. Crede che sia lei personalmente, sia Percorsi di Secondo Welfare, possano contribuire a creare e ampliare spazi di dialogo e ascolto
Sapurì French Toast da Tati
Sapurì French Toast da Tati
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Laura Ciceri Visconti, 14, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Tati, proprietaria e gestore del locale Sapurì French Tacos, in via Visconti 14, ci accoglie col sorriso caloroso e l’entusiasmo che ben rappresentano lo spirito fondante di quest’attività.
Nata in provincia di Varese, da un padre italiano veneto e una madre etiope, Tati cresce in una famiglia che le ha trasmesso apertura e sensibilità per il rispetto e l’amore per le persone e la diversità. E’ cresciuta conoscendo l'Africa e l'Italia, entrambe bellissime nelle loro peculiarità, afferma.
La sua formazione, tra l'educazione rigorosa della madre e la mentalità commerciale del padre, la prepara alla vita imprenditoriale. Nel 2010 incontra suo marito, di nazionalità tunisina, con il quale condivide un percorso di crescita personale e spirituale, avvicinandosi alla religione musulmana. Dopo aver avuto due meravigliosi figli, Yussef e Meriem, Tati e suo marito decidono di avviare insieme il Sapurì, un locale che rappresenta la loro famiglia e la loro cultura. "Siamo una grande famiglia qui. Ognuno di noi porta il proprio contributo, ci aiutiamo reciprocamente", spiega.
Quando il Sapurì apre nel 2020, l'accoglienza calorosa e il successo inaspettato da parte della comunità locale e non solo li sorprendono. "Non pensavamo di avere questo successo, ma siamo grati per l'affetto e il supporto che riceviamo", aggiunge.
Il locale offre una cucina variegata, dal kebab alla pizza, fino al French tacos e piatti nordafricani, rispecchiando le esperienze e le influenze culturali di Tati e suo marito. "Abbiamo sperimentato e abbiamo trovato il nostro punto di forza", sottolinea.
Calvairate, per Tati, è un quartiere multietnico e vivace, ricco di storie e di persone provenienti da diverse parti del mondo. La componente multiculturale è una delle sue principali ricchezze. Qui si possono osservare persone di varie etnie convivere, scambiare esperienze e arricchirsi reciprocamente. Questo scambio culturale è un aspetto meraviglioso del quartiere, che rende ogni giorno unico e stimolante. La comunità di Calvairate è particolarmente accogliente e solidale secondo Tati che ricorda come sin dai primi giorni di apertura del locale i residenti si siano mostrati curiosi e affettuosi, sostenendo lei e suo marito durante le difficoltà della pandemia. Le persone venivano a bussare alla porta chiusa, chiedendo quando avrebbero aperto. Questo sostegno è stato fondamentale per loro.
Tuttavia, come ogni quartiere, anche Calvairate ha anche le sue fragilità. Una delle principali sfide è la mancanza di spazi adeguati per favorire l'integrazione e il dialogo tra le diverse comunità: spesso manca il supporto necessario per aiutare le persone straniere a integrarsi completamente, soprattutto per quanto riguarda l'apprendimento della lingua italiana. L’abbattimento delle barriere linguistiche e culturali, così come la loro comprensione e trasformazione, potrebbero rappresentare una risorsa preziosa per il benessere e la convivenza dei cittadini. Un altro tema è la percezione di insicurezza in alcune aree del quartiere. Ci sono zone che vengono percepite come meno sicure, e questo può influenzare negativamente la qualità della vita delle persone. Tuttavia, Tati sottolinea che il senso di comunità e la solidarietà possono contribuire a superare queste difficoltà. Quando ci si conosce e ci si aiuta a vicenda, anche le sfide più grandi possono essere affrontate con maggiore serenità.
Forse è proprio questo spirito inclusivo e solidale uno dei tratti distintivi di Tati e del suo Sapurì French Toast, qualcosa di più di un ristorante: è un luogo di incontro, di scambio e di comunità, spiega orgogliosamente lei. "Qui non c'è differenza tra etnie, siamo una famiglia. Siamo tutti qui per imparare dagli altri", aggiunge.
Sapurì è infatti un punto di riferimento per molte persone del quartiere, per i residenti storici come anche per le nuove generazioni di giovani e stranieri. E a proposito dei giovani, verso cui sembra mostrare un grande senso di fiducia e attaccamento, Tati racconta di una inclinazione crescente verso il senso di comunità e la solidarietà. Molti dei ragazzi partecipano attivamente a progetti locali e iniziative sociali, dimostrando una grande attenzione ai problemi del quartiere e una volontà di contribuire al suo miglioramento. Questo spirito di iniziativa è un segno positivo per il futuro, indicando che i giovani sono pronti a prendere in mano le redini del cambiamento.
Parlando di talenti e ricchezze, Tati osserva una grande varietà di capacità e inclinazioni tra i giovani: alcuni sono infatti particolarmente dotati nel campo artistico e musicale, così come nelle attività sportive. Inoltre, forti sono l’orgoglio e la resilienza dei giovani che, cresciuti in un contesto non sempre facile, hanno sviluppato una particolare capacità di adattamento e di autodeterminazione che li rende capaci di affrontare le difficoltà con coraggio e creatività. Questa resilienza è fondamentale per costruire un futuro solido e prospero.
In generale Tati vede in Calvairate un quartiere pieno di potenzialità e di ricchezze, dove la diversità culturale è un valore aggiunto. Il dialogo e il rispetto reciproco sono fondamentali per costruire una comunità forte e coesa. Se si riesce a valorizzare le differenze e a supportarsi l'un l'altro, si possono fare grandi cose insieme.
Guardando al futuro, Tati si concentra sui giovani e sulla loro capacità di guidare il cambiamento. "Sono loro il futuro. Stanno facendo tutto loro, e lo stanno facendo bene", conclude, guardando con ottimismo ai prossimi capitoli della sua attività e della sua comunità.
Rey Rouge/Mattia
Rey Rouge/Mattia
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Mattia, conosciuto come Rey Rouge nel settore musicale, è cresciuto tra Viale Molise e Corvetto. Ha notato alcuni cambiamenti nel quartiere nel corso degli anni, specialmente nelle dinamiche sociali anche grazie all'avvento della tecnologia.
Prima, racconta, c'era meno propensione a umiliare gli altri tramite video o prepotenze digitali: la mentalità si poteva definire diversa, e un atteggiamento prepotente veniva tipicamente malvisto, ora sembra più culturalmente accetto e diffuso. Ripensando agli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, ricorda come i punti di ritrovo più diffusi tra i ragazzi fossero l'oratorio e i cortili comuni, dove si passava il tempo insieme. I cortili aperti – in particolar modo - favorivano l'interazione e la socializzazione e si interroga sulle conseguenze che chiuderli e sorvegliarli rigidamente possa esacerbare. Ora infatti questi luoghi sono meno frequentati rispetto al passato e, anche dopo il Covid, la socializzazione sembra essere diminuita, con i ragazzi che preferiscono piccoli gruppi e il contatto tramite i social media. Mattia sottolinea che la comunità in cui è cresciuto è sempre stata solidale e complessivamente serena, anche se influenzata da uno stretto rapporto con le forze dell'ordine diventate con il tempo sempre più prepotenti.
Quando gli viene chiesto cosa significa per lui essere parte di una comunità, Mattia sottolinea l'importanza della meritocrazia e della democrazia. Desidera un futuro in cui i suoi figli siano orgogliosi di lui e possano essere persone migliori.
Riflette infine sul cambiamento nei comportamenti dei ragazzi delle periferie, notando un'associazione sempre più comune tra l'uso della droga e la percezione di sé come delinquente.
In conclusione Mattia desidera un futuro di successo e soddisfazioni professionali e personali unite ad uno sguardo generativo in cui poter rendere fieri e orgogliosi i suoi figli, in una comunità coesa e ricca di benessere
Stefano
Stefano
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Stefano, conosciuto come Piso tra gli amici, è cresciuto in una zona di confine tra Calvairate e Viale Argonne, un quartiere quest’ultimo che definisce "un po' meno popolare, sicuramente meno difficile" di altre realtà più periferiche.
Con i suoi 27 anni, Stefano offre una visione viva e personale della sua esperienza nel quartiere, osservando come nel corso degli anni siano emerse numerose realtà musicali e gruppi di ragazzi che hanno cercato di emergere nel panorama musicale locale, spinti più dalla passione che da uno scopo commerciale. Essendo sempre stato un appassionato di musica rap e trap, Stefano ha vissuto l'evoluzione di questo movimento nel tempo, notando un crescente interesse da parte dei giovani e una sempre maggiore presenza di artisti locali nel panorama musicale. La musica e l’arte, in questo senso, sono un forte elemento di condivisione tra i giovani, un campo di lavoro e sperimentazione in cui identità e spirito di appartenenza maturano a contatto con le nuove influenze e le trasformazioni culturali.
Riflettendo sulla trasformazione del quartiere nel corso degli anni, Stefano nota cambiamenti positivi così come segnali di divisione e conflittualità, anche tra i giovani. La musica, linguaggio eletto e simbolico di altri temi trasversali, può diventare secondo Stefano un amplificatore delle diverse singole individualità: gli artisti, tuttavia, devono riuscire a trovare un equilibrio tra la loro immagine, la musica e il marketing per avere successo nel mondo contemporaneo.
Guardando al futuro, Stefano auspica di poter realizzare i suoi sogni nel mondo della musica e di poter contribuire a creare nuove realtà positive nel quartiere, portando avanti messaggi autentici e solidi. Augura alla zona di vedere nascere nuovi movimenti e nuove comunità vere e solide, che portino avanti un messaggio vivificante e autentico, contribuendo a un cambiamento positivo nel quartiere.
ONLY SPACE STUDIO
ONLY SPACE STUDIO
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Luigi Calamatta, 12, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Mattia e Stefano, membri e fondatori, hanno aperto le porte di Only Space One (@only.space1) quasi 5 anni fa, collaborando con numerosi artisti di diversi generi provenienti da tutta Italia. Si concentrano principalmente sulla musica urban, dalla trap, al rap e al reggaeton, offrendo una vasta gamma di servizi legati alla produzione musicale, alla promozione e alla distribuzione.
Il team di Only Space è composto da vari professionisti, inclusi producer, fonici e artisti che collaborano per fornire un supporto completo agli artisti che lavorano nello studio. Oltre alla produzione musicale, offrono servizi di promozione e marketing per far conoscere la musica dei loro clienti attraverso diverse piattaforme online e live.
L'idea di creare Only Space è nata da subito con l'obiettivo di offrire un ambiente accogliente e professionale per gli artisti, contrastando l'atmosfera talvolta opprimente di altre realtà. L’idea fondante è che gli artisti si sentano a proprio agio per esprimere al meglio la loro spinta creativa.
Mattia e Stefano riflettono anche sull'importanza della musica come mezzo di espressione e aggregazione sociale: per loro ad esempio la musica è comunicazione, libertà e incontro. Hanno condiviso le loro esperienze personali, sottolineando come la musica abbia avuto un impatto positivo sulle loro vite, aiutandoli ad affrontare sfide e a trovare la propria identità.
Parlando della diversità culturale e sociale, sottolineano che la musica dovrebbe essere un mezzo per unire le persone, superando le divisioni geografiche e sociali. Per questo motivo criticano l'uso della musica e dei media per creare divisione anziché promuovere l'unità e l'empatia. Nel loro studio desiderano sostenere gli artisti emergenti, offrendo loro non solo servizi professionali ma anche supporto umano e quotidiano. Vogliono che Only Space Studio sia un luogo di crescita e di condivisione, dove ogni artista si senta parte di una comunità coesa e inclusiva.
Rispetto al quartiere, alle sue ricchezze e fragilità, Mattia e Stefano condividono l'opinione che il quartiere rappresenti una realtà complessa, caratterizzata da una mescolanza di elementi ricchi e difficili, tipica dei quartieri milanesi. Da un lato, riconoscono la presenza di varie etnie e culture, sottolineando come questa diversità sia sempre stata parte integrante della loro esperienza e della realtà del quartiere. Tuttavia, identificano anche una sorta di divisione, spesso basata su stereotipi e pregiudizi, che può alimentare tensioni e divisioni anziché favorire l'integrazione.
Di nuovo, la musica diventa per loro una risorsa per l’aggregazione e l’espressione dei giovani, indipendentemente dalle differenze culturali o socio-economiche, in una rete comunitaria più ampia. La musica come prevenzione contro il divisionismo e la competitività tossica; sostegno e motore di valori positivi e unità.
Per Mattia e Stefano quindi è fondamentale evitare di alimentare divisioni e stereotipi attraverso la musica o altri mezzi di comunicazione, cercando piuttosto di promuovere un dialogo aperto, inclusivo e rispettoso tra tutte le comunità, lavorando insieme per superare le sfide e valorizzare le ricchezze di ogni quartiere e di ogni individuo.
Big/Ivan
Big/Ivan
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Ivan, conosciuto come “Big” nel mondo dei tatuaggi, frequentatore abituale del quartiere e cresciuto nella zona di confine con Via Salomone, ricorda vividamente la forte unità e solidarietà della comunità a cui appartiene. Comunità protagonista di forti cambiamenti e sviluppi, teatro anche di esperienze dolorose sul versante personale e familiare.
Raccontare la sua esperienza nella zona è per Ivan l’occasione di parlare di dinamiche sistemiche, diffuse, storicamente radicate negli ambienti che conosce: le disfunzioni e le relazioni complicate con le “autorità” così come la divisione, a volte nettissima, tra zone residenziali e popolari, non hanno compromesso un’atmosfera generalmente unita e integrata grazie a cui, spiega, ha potuto sentirsi a casa in “entrambe” le realtà.
Parlando della sua esperienza di vita, ha raccontato della necessità di prendere decisioni difficili e di adattarsi alle circostanze instabili per sopravvivere, sia nella vita quotidiana che nel mondo degli affari.
Per quanto riguarda Calvairate, pur non condividendo opinioni specifiche, esprime la percezione di elementi diversi e più “funzionali” rispetti alle strade della sua prima infanzia, in termini di risorse, vivibilità, coesione sociale e livelli di disagio.
Riguardo al suo futuro, Ivan ha espresso il desiderio di trovare stabilità economica e mentale, oltre al raggiungimento di un senso di giustizia.
Mercato: Lo Spiedo Rovente con Giulia
Mercato: Lo Spiedo Rovente con Giulia
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Giulia, addetta al banco rosticceria "Lo Spiedo Rovente", si è presentata durante l'intervista come una donna che lavora su quel camion da quasi quattro anni. Ha descritto il mercato di Talberate come uno dei più difficili della zona, a causa della presenza di case popolari e agglomerati demografici molto diversi, che portano ad una clientela spesso difficile e situazioni di litigi e maleducazione.
Durante l'intervista, Giulia ha ammesso di non aver vissuto esperienze particolarmente belle o significative durante il suo lavoro nel mercato. Ha evidenziato alcuni problemi sociali profondi, come il disagio nelle case popolari, la mancanza di assistenza per anziani soli e le difficoltà derivanti dall’incontro di gruppi sociali e culturali poco integrati.
Quando le è stato chiesto di definire l'idea di comunità, Giulia ha rivelato un approccio individualista, derivato anche dalla sua esperienza di vita solitaria e dai lunghi periodi trascorsi all'estero. Tuttavia, ha sottolineato la sua propensione ad aiutare gli altri quando necessario, anche se non si identifica pienamente con il concetto di comunità.
Per quanto riguarda il futuro dell'attività e della zona, Giulia ha espresso il desiderio che la situazione in Italia migliori, affinché le persone non debbano più lamentarsi dei costi elevati e possano vivere con maggiore benessere economico.
Mercato: Abbigliamento bambino da Claudio
Mercato: Abbigliamento bambino da Claudio
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Claudio, commerciante di capi d'abbigliamento al mercato rionale di Piazzale Martini, ha dedicato 38 anni della sua vita a questa attività. Originariamente specializzato in merceria e vendita di calze per uomo, donna e bambino, ha visto il quartiere e il mercato trasformarsi nel corso degli anni.
Riflettendo sugli elementi più significativi che ha osservato nel quartiere nel corso degli anni, riferisce un cambio di mentalità e della composizione della popolazione, con l'arrivo di persone di diverse etnie e un conseguente aumento demografico multiculturale. Inoltre, si dice preoccupato per il degrado verso cui stanno andando alcune zone poco curate e sovraffollate.
Sottolinea infatti l'importanza della pulizia e della sicurezza nel quartiere, auspicando leggi più severe per contrastare coloro che creano problemi e diffondono odio. Chi per Claudio rappresenta una vera ricchezza del quartiere sono le persone anziane, le memorie storiche del territorio.
Parlando del senso di comunità, Claudio enfatizza l’importanza di aiuto reciproco tra i commercianti del mercato e di una condivisione valoriale e progettuale tra le persone.
Guardando al futuro, Claudio si dice preoccupato per il quartiere e la sua attività, a causa dell'avanzata delle multinazionali e dei cambiamenti economici. Critica l’europeizzazione estrema dell’identità locale, e sottolinea la necessitò di lottare per mantenere la qualità e la dignità del lavoro tradizionale contro il dilagare delle grandi catene commerciali.
Josh/Giorgio
Josh/Giorgio
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Giorgio, noto come Josh nelle sue attività di rapper e tatuatore, ha vissuto principalmente a Corvetto e nelle zone di confine con Calvairate, sorella territoriale figlia di una grande e comune tradizione urbanistica e culturale.
Josh descrive il suo passato difficile, segnato dai litigi familiari e dalla separazione dei genitori. La musica e il tatuaggio diventano per lui una via d'uscita, evitandogli il rischio di cadere nella delinquenza di alcuni ambienti problematici e disfunzionali.
Nel corso degli anni, si appassiona alla musica hip hop, inizia a tatuare e diventa poi un tatuatore professionista. Molte sono le esperienze e gli spostamenti nei diversi quartieri di Milano, dove la musica rappresenta con continuità un denominatore comune di orientamento e significati: nelle canzoni e nei testi che ha prodotto, così come colleghi attuali e del passato continuano a fare, è affrontando temi come il degrado, la droga e la ricerca di una via d'uscita dai problemi che diventa possibile esorcizzare i limiti e le paure spesso presenti nei contesti più periferici. In ambito musicale, sottolinea la differenza tra essere un rapper e un trapper, criticando l'immagine negativa associata a quest'ultimo. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli, incontrati anche in ambito scolastico all’interno di progetti di sensibilizzazione, continua a fare musica e a organizzare eventi musicali.
Parlando della sua comunità infatti, Josh ricorda un periodo in cui si impegnava per organizzare eventi e corsi per i giovani del quartiere, cercando di offrire alternative positive alla vita di strada.
In conclusione discute della sua visione della comunità e della sua esperienza a Calvairate-Corvetto, sottolineando la necessità di risorse come la piscina e gli oratori, ma anche la mancanza di un senso di comunità che, a suo parere, si è perso nel tempo.
Inacio
Inacio
- Milano Calvairate/Molise
- AO
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Inacio si presenta con grande solarità e calorosità, e racconta la sua storia con particolare sensibilità verso le origini e il percorso di vita che lo hanno reso l’uomo che è oggi. Il suo cognome, fa notare, in Italia è più comunemente usato come nome anziché come cognome, mentre per lui è un segno distintivo della sua identità. Da queste prime battute emerge subito una forte riflessività circa la propria identità e il legame che essa intesse con i luoghi e le esperienze in cui matura.
Nato nel nord dell'Angola, parte di un'area che faceva parte dell'antico regno del Congo, Inacio racconta di un’infanzia segnata dalla guerra civile che ha devastato il suo paese per molti anni, riducendo drasticamente la popolazione. Questo contesto di guerra ha influenzato profondamente la sua crescita, costringendolo a trasferirsi nella capitale Luanda appena nato.
L’impatto della guerra sulla popolazione stimata, passata da circa 40 milioni negli anni '70 a circa 8 milioni nel 2008, ha segnato indirettamente anche la sua vita che – sebbene protetta tra le mura della capitale – si è poi spesa e rivolta verso temi complessi, politici ed esistenziali.
Durante l’infanzia la sua vita è stata sempre legata al calcio fino a quando un infortunio lo ha costretto a cambiare direzione: questo evento inizialmente frustrante lo ha condotto a scoprire il teatro, diventato poi una vera e propria passione trainante in termini anche di crescita personale e culturale.
L'impatto della sua esperienza con la guerra civile e il suo coinvolgimento nelle attività culturali lo hanno portato a sviluppare una consapevolezza politica e sociale. Ha lavorato attivamente in progetti umanitari, combattendo l'HIV/AIDS e promuovendo la democrazia nel suo paese.
Il suo viaggio lo ha portato in Italia, dove ha intrapreso gli studi universitari a Firenze e poi a Milano. Qui ha trovato una nuova comunità e si è impegnato nel contribuire al miglioramento del quartiere in cui vive, evidenziando la necessità di maggiori iniziative culturali e di una maggiore cura delle infrastrutture e degli spazi pubblici.
Infine, Inacio riflette sul concetto di comunità, evidenziando l'importanza della collaborazione e della solidarietà tra le persone che vivono in un determinato contesto. Suggerisce che, nonostante le sfide dell'individualismo e della burocrazia, un coinvolgimento più attivo da parte di tutti potrebbe portare a un miglioramento tangibile della qualità della vita nella comunità.
Per il futuro, ad un livello personale, desidera concludere il suo percorso di studi universitari perché qualcosa a cui tiene moltissimo. Per la comunità desidera maggiori iniziative sociali e culturali, capaci di coinvolgere e mettere in relazione le persone che vi abitano. Guardando ai progetti futuri, si augura che la nuova Biblioteca Europea offra spazi e risorse per tutti, e che sia aperte e accessibile 24/h per garantire quella condivisione sana e positiva che produca benessere individuale e collettivo.
Giacimenti Urbani
Giacimenti Urbani
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Privata Cuccagna, 20135 Milano MI, Italia
- 06-2024
- Sito web
Donatella, responsabile di Giacimenti Urbani, condivide la missione dell'associazione e il suo impegno nella riduzione dello spreco di risorse. Fondato nel 2014, l'obiettivo principale di Giacimenti Urbani è quello di mettere in rete soggetti interessati alla riduzione degli sprechi e al riciclo, promuovendo l'innovazione e la partecipazione civica.
L'associazione si propone di sensibilizzare sulla responsabilità ambientale e di creare spazi dove cittadini e istituzioni possano interagire. Le attività di Giacimenti Urbani sono state pianificate nel tempo, coinvolgendo iniziative legate al riciclo, al riuso e all'accessibilità.
Tra queste, il festival di Giacimenti Urbani di Cascina Cuccagna, organizzato durante la settimana europea della riduzione dei rifiuti, ha coinvolto vari soggetti attivi sulle tematiche ambientali.
Donatella sottolinea l'importanza della collaborazione e dell'aggregazione dei soggetti per realizzare attività condivise e per favorire una gestione responsabile delle risorse.
Un altro importante progetto è la raccolta e la redistribuzione di beni usati per evitare lo spreco e promuovere una circolarità degli oggetti. Donatella esprime il desiderio di potenziare questo progetto, magari organizzando laboratori di recupero dei materiali.
Nel dialogo con la comunità, Giacimenti Urbani ha ampliato la sua prospettiva, integrando l'aspetto ambientale con quello sociale. Donatella vede il futuro dell'associazione nell'implementare ulteriori progetti di sensibilizzazione e recupero, come ad esempio laboratori di riutilizzo con artigiani.
L’associazione cerca di valorizzare le risorse presenti sul territorio, sia materiali che immateriali. Parte del lavoro infatti consiste nel coinvolgere la comunità locale nella gestione delle proprie risorse, offrendo sostegno e opportunità per il riutilizzo e il recupero di beni. Questo approccio mira a promuovere un senso di responsabilità collettiva verso l'ambiente e a migliorare la qualità della vita nel quartiere.
Pensando al territorio Donatella riconosce elementi di fragilità, come la difficoltà di integrazione di alcune comunità straniere. Giacimenti Urbani sta cercando di trovare modi per includere tutte le realtà presenti nel territorio, ad esempio attraverso l'apertura di uno sportello per la gestione dei beni e per favorire l'incontro tra le persone.
Infine, evidenzia l'impegno dell'associazione nel ridurre l'overpackaging e sensibilizzare sulla gestione responsabile dei rifiuti, un tema cruciale per la sostenibilità ambientale e il benessere della comunità.
Igor di Burghetta: Il Burger in Bicicletta
Igor di Burghetta: Il Burger in Bicicletta
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Igor è arrivato a Milano nel 1962 e si è trasferito nel quartiere Calvairate con i suoi genitori intorno al 1973-74. Da allora, ha vissuto qui e ha sviluppato una profonda conoscenza del quartiere. Igor ha studiato e lavorato in vari settori, inclusa una lunga carriera in una multinazionale durata più di 21 anni. Nel 2019, dopo un problema di salute, ha deciso di cambiare vita e ha avviato una nuova attività di cucina di strada, “Burghetta”, rigorosamente vegana, che si muove per la citta in modo ecologico e innovativo.
La sua attività si concentra in pochi metri, su un veicolo ecologico a tre ruote, dotato di una piccola cucina, una piastra di cottura, un frigorifero, un lavamani e altri elementi essenziali. Propone piatti semplici come burger vegani, hot dog, hummus con pane tostato e verdure. Nonostante le difficoltà incontrate, come le restrizioni comunali e la concorrenza, Igor ha trovato il suo spazio in diverse zone della città, tra cui Città Studi, Via Celoria, Via Golgi e dietro la Fondazione Prada.
Igor comunica la sua posizione quotidianamente su Instagram e TikTok, utilizzando questi canali per mantenere i clienti informati e fidelizzati. Nonostante il primo anno di attività non sia stato economicamente positivo, Igor vede in questo secondo anno una possibilità decisiva per far decollare il suo progetto. A parte l'aspetto economico, Igor trova grande soddisfazione nel lavorare all'aperto, connettersi con le persone e creare reti di contatti.
Igor ha una lunga storia di impegno politico e sindacale, sostenendo l'importanza del rispetto delle leggi e delle regole per una convivenza civile. Ha rappresentato colleghi e ha avuto un ruolo attivo in organizzazioni sindacali, imparando molto e crescendo personalmente attraverso queste esperienze. Ha anche una passione per la musica, avendo lavorato come batterista e tastierista, e ama cucinare, viaggiare e andare a funghi.
Per Igor, una comunità è un insieme di persone con interessi comuni che cercano di convivere e aiutarsi reciprocamente. Crede che l'isolamento non sia naturale per gli esseri umani e che le connessioni tra le persone arricchiscano la vita. Ha sempre avuto la capacità di mettere in contatto le persone tra loro, intuendo chi ha di fronte e creando legami significativi.
Il quartiere di Calvairate, secondo Igor, è sempre stato multietnico. Quando era giovane, il quartiere era caratterizzato da una forte presenza di milanesi, con le porte delle case sempre aperte e un senso di comunità molto forte. Tuttavia, il quartiere ha vissuto periodi difficili, come l'epidemia di eroina e la presenza di malavita. Nonostante ciò, Calvairate rimane un quartiere interessante con molte contraddizioni, ma anche con un grosso potenziale e una forte comunità.
Igor osserva che negli ultimi anni c'è stato un cambiamento nella composizione etnica del quartiere, con una presenza crescente di diverse etnie, tra cui i rom. Questo cambiamento ha alterato la dinamica del quartiere, portando nuove sfide ma anche opportunità di convivenza e integrazione: da persona e imprenditore attento alla sostenibilità e al benessere, Igor racconta di un episodio positivamente emblematico di tali ricchezze. Delle diverse comunità etniche appartenenti al quartiere è particolarmente legato a quella cinese. La trasformazione del tessuto sociale e culturale ha accompagnato la contaminazione e la rigenerazione di pratiche e conoscenze nella vita delle persone ma anche del commercio. La qualità e la varietà dei prodotti e delle verdure è cambiata, ed è ora possibile trovare ingredienti rari e interessanti in luoghi decentrati dalla bottega alimentare cinese dal centro, nelle vie di Paolo Sarpi.
Igor crede fermamente che con una buona gestione politica e comunitaria, il quartiere possa continuare a essere un luogo accogliente e vitale per tutti.
Francesco
Francesco
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Francesco, 27 anni, ha sempre vissuto nel quartiere di Corvetto-Calvairate. Fin da piccolo ha mostrato un carattere vivace e un po' casinista. Crescendo in una zona spesso caotica, come quella di Piazzale Ferrara, ha osservato varie situazioni di crisi, talvolta sperimentandole in prima persona.
Durante l'infanzia, Francesco si è dedicato all'arte urbana, sviluppando un forte interesse per il writing. Ha partecipato a numerosi progetti locali, collaborando con bambini, adolescenti e giovani adulti, alcuni dei quali cercavano di redimersi da errori passati. In queste esperienze, ha lavorato insieme a figure di spicco della comunità, nomi che ritiene importanti.
Francesco si definisce un pensatore solitario, spesso perso nel proprio mondo. Pur conoscendo e essendo conosciuto da tutti nel quartiere, si sente come un "fantasma" perché preferisce evitare i contatti con persone che tendono a pensare negativamente. Tuttavia, vede Corvetto (e i territori limitrofi) come una "miniera d'oro", un quartiere che soffre di stereotipi negativi a causa della sua natura popolare. Secondo lui, se si riuscisse a togliere questa maschera, si potrebbe rivelare la vera bellezza della zona, che va oltre il cemento e include molto verde e bambini che giocano.
Parlando delle sue passioni, Francesco è molto legato alla street art, anche se ora è meno attivo per problemi personali. La musica è un altro grande interesse, che vive costantemente ascoltando e creando ritmi. Per lui, queste attività sono una forma di autoterapia. Inoltre, Francesco si considera un "nerd" appassionato di anime e parte di una squadra di e-sport, in cui ricopre il ruolo di team manager.
A livello sportivo, ha praticato Brazilian Jiu Jitsu fino a ottenere la cintura nera, ma ha dovuto smettere per problemi fisici, specialmente alle ginocchia. Parlando del rapporto con il quartiere, sottolinea che conosce bene anche Calvairate, grazie alla vicinanza e alle persone che frequenta in quella zona.
Secondo Francesco, gli artisti di Corvetto-Calvairate condividono una determinazione comune: sfruttare la propria passione per creare uno stile di vita. Crede che le zone come queste possano formare il carattere di una persona, offrendo sia sfide che opportunità di crescita. Vede un grande potenziale nel quartiere, ma riconosce che la forza di volontà è essenziale per superare le difficoltà.
Francesco ha trovato spazi per esprimere la sua arte collaborando con associazioni locali, ma sottolinea che spesso queste opportunità non sono facilmente accessibili senza connessioni. Parlando di musica, menziona persone come Josh della MCK e Cisky, un attore conosciuto per il suo ruolo in "Blocco 181", come esempi di individui che credono nel potere della musica e dell'arte.
Tra le risorse del quartiere identifica:
- Arte e Cultura
- Street art: spazi per graffiti e murales, come quelli dietro al Polo Ferrara.
- Presenza di artisti emergenti e associazioni culturali (es. MCK).
- Spazi Verdi
- Aree come il Lissandrini e il Vettabia offrono luoghi per attività all'aperto e jogging.
- Comunità Attiva
- Partecipazione a progetti locali e iniziative di collaborazione tra residenti.
- Opportunità per Giovani
- Attività artistiche e sportive che offrono vie di espressione e sviluppo personale.
- Connessioni Sociali
- Conoscenza reciproca tra gli abitanti del quartiere, creando una rete di supporto.
Tra le fragilità più evidenti:
- Stereotipi Negativi
- Percezione del quartiere come degradato e pericoloso, alimentata dai media e dai pregiudizi.
- Problemi Strutturali
- Infrastrutture vecchie e poco manutenute, con rischi di crolli e degrado edilizio.
- Limitate Opportunità
- Scarsa disponibilità di spazi ufficiali per espressioni artistiche senza dover cercare connessioni personali.
- Conflitti Generazionali
- Differenze culturali e di interessi tra giovani e anziani che possono ostacolare la collaborazione.
- Influenza Negativa di Alcuni Individui
- Presenza di persone con atteggiamenti negativi che possono influenzare l'ambiente sociale.
- Isolamento Personale
- Tendenza di alcuni abitanti a vivere in modo solitario e a evitare il contatto con altri per evitare influenze negative.
Per lui, la comunità ideale è basata sulla collaborazione. Crede che, lavorando insieme, gli abitanti potrebbero smantellare i pregiudizi che gravano su Corvetto. Immagina iniziative che coinvolgano diverse generazioni, come progetti artistici o attività di pulizia del quartiere, per promuovere la solidarietà.
Francesco sogna una vita semplice: una famiglia, un buon lavoro e il benessere per la sua comunità. Vorrebbe vedere il quartiere migliorare dal punto di vista delle infrastrutture e spera che la gente del posto diventi più leale e unita, creando un ambiente migliore per tutti.
Costa Fish
Costa Fish
- Milano Calvairate/Molise
- PE
- Via Scipione Pistrucci, 12, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Lily Lopez è la proprietaria di Costa Fish, un ristorante giappo-peruviano situato nel quartiere Calvairate, vicino alla vivacissima P.le Tito verso il centro della città. Racconta che il suo ristorante offre una varietà di piatti, che includono specialità peruviane, giapponesi e anche italiane. Lily nota con piacere che molti clienti italiani sono curiosi di provare il lomo saltado e altre pietanze tipiche peruviane, spesso ordinando direttamente dalle foto del menu. L'idea di creare Costa Fish nasce dalla collaborazione con un socio in Perù, che le ha suggerito di proporre una fusione di cucina peruviana e giapponese, aggiungendo anche alcuni piatti italiani per accontentare una clientela più ampia. Questa varietà, che include persino cotolette di carne con patatine, molto apprezzate dai bambini, è stata ben accolta dagli abitanti del quartiere.
Il riscontro del quartiere è stato positivo. Anche se Costa Fish ha dovuto chiudere temporaneamente per rinnovare gli interni con una nuova pittura, i clienti hanno ripreso a frequentare il locale soprattutto la sera, quando il ristorante offre spesso musica dal vivo in occasione di compleanni e prenotazioni speciali. Tuttavia, Lily osserva che a mezzogiorno c'è meno affluenza, anche se spera che i pranzi aziendali possano migliorare la situazione.
Lily ha scelto Calvairate per aprire Costa Fish ispirata da un precedente ristorante peruviano che frequentava. Nonostante le difficoltà economiche, come l'aumento degli affitti, è determinata a portare avanti il suo progetto, pur consapevole dei sacrifici necessari.
Originaria del Perù, Lily è arrivata in Italia nel 1995 per offrire un futuro migliore ai suoi figli. La vita in Italia, seppur costosa, le ha permesso di lavorare e costruire una nuova vita. Dopo nove anni come badante e un corso per diventare operatrice socio-sanitaria, ora lavora in una casa di riposo, alternando i turni con la gestione del ristorante. Ricorda con affetto la comunità peruviana, caratterizzata da un forte senso di unione e condivisione, specialmente durante le festività. Per lei, la comunità significa sostegno reciproco e coesione, valori che cerca di trasmettere anche nel suo piccolo.
Nonostante le difficoltà, Lily è grata per le opportunità avute in Italia e spera di poter viaggiare di più per conoscere meglio il paese, magari insieme ai suoi figli. Desidera vedere Roma, Venezia e altre città italiane, avendo già visitato Verona, la Sardegna e Palermo.
Conclude l'intervista con gratitudine, felice del sostegno ricevuto dai clienti italiani e soddisfatta di aver creato un luogo dove la cucina peruviana e cinese sono apprezzate. Nonostante le sfide, è determinata a continuare il suo percorso, sperando in un futuro luminoso per lei e la sua famiglia.
Biblioteca Calvairate - Emma
Biblioteca Calvairate - Emma
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
- Sito web
Emma, responsabile della Biblioteca di Calvairate in Piazzale Martini 16, è Milanese di nascita e formazione. Pur non essendo appassionata della città, preferendo spazi aperti come mare e montagna, ha scelto di vivere e lavorare a Milano per necessità. Il suo rapporto con la città è di amore-odio, e pur lavorando per il Comune di Milano lavorare ama vivere in un luogo più tranquillo in cui evadere facilmente.
Emma è bibliotecaria da molti anni, avendo vinto un concorso a Milano poco dopo la laurea in lettere. Lavora in questo settore da oltre dieci anni con grande passione e con il desiderio di applicare le competenze maturate in modo pratico e concreto. Crede fermamente nel servizio pubblico e gratuito, nonostante le difficoltà legate al lavoro in un'amministrazione pubblica. Apprezza l'investimento nella cultura da parte del Comune di Milano, pur riconoscendo che ci sono ancora molti aspetti, come l'ambiente e la mobilità, che necessitano di miglioramenti.
Emma considera il ruolo del bibliotecario non solo come una professione ma anche come parte di una comunità lavorativa forte: crede della promozione del cultura, della lettura e del servizio al pubblico. Ritiene che la biblioteca debba essere un luogo aperto e accessibile a tutti, un punto di ritrovo sicuro e gratuito dove ognuno possa trovare il proprio angolo, sia per stare da solo che in compagnia.
Rispetto ai servizi offerti dalla Biblioteca essi includono non solo il prestito tradizionale ma anche iniziative di promozione della lettura per diverse fasce d'età. La biblioteca infatti offre uno spazio per attività culturali, che vanno dai giochi alla musica, agli incontri di lettura e presentazione di libri. Sta anche cercando di sviluppare un progetto legato alla sostenibilità e al rapporto con l'ambiente, con l'obiettivo di coinvolgere la comunità nella cura dello spazio verde esterno.
Riguardo al quartiere in cui si trova la biblioteca, Emma lo descrive come molto milanese, con anime diverse. È un quartiere in trasformazione urbanistica e culturale che esprime un sempre più marcato cambiamento nelle dinamiche sociali. Storicamente legato alle case popolari, il quartiere ora presenta una varietà di realtà culturali e demografiche significative. Emma vede il quartiere come un luogo molto pedonale, dove la biblioteca, situata al centro, può essere un punto di riferimento importante.
La multiculturalità è un tema presente nel quartiere e la biblioteca cerca di esserne luogo di intercettazione, espressione e integrazione; ci sono infatti molte mamme arabe che frequentano lo spazio con i loro bambini e corsi di lingua a disposizione dei cittadini. Queste risorse sono importante risposte al bisogno di incontro e comprensione della diversità.
Per Emma il senso di comunità è rappresentabile da un gruppo di persone diverse che si prendono cura di qualcosa insieme. In questo senso si auspica che la biblioteca possa attivare progetti che promuovano la cura reciproca tra la biblioteca e il quartiere. A livello personale, desidera rimanere nella sua attuale posizione per un po' di tempo, per vedere come evolverà la situazione.
In conclusione, per lei è importante prendersi cura della Biblioteca, contribuendo a farne un luogo di incontro, integrazione e cura per la comunità.
Barrio Cafè da Liu/Monica
Barrio Cafè da Liu/Monica
- Milano Calvairate/Molise
- CN
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Liu, conosciuta da tutti come Monica, è il volto dietro al Barrio Café in Piazza Tito a Calvairate. E' arrivata in Italia a soli dieci anni dalla regione cinese dello Zhejiang.
Dopo aver completato gli studi superiori, ha scelto di iniziare a lavorare e di proseguire contemporaneamente la sua formazione. Non aveva mai lavorato nel settore della ristorazione fino a quando ha incontrato il suo compagno, che invece era già esperto nel campo. Insieme hanno deciso di avviare un’attività, e la scelta è ricaduta su un bar in un quartiere che Monica conosceva già grazie al negozio di sartoria della madre, situato proprio nella piazza dove ora sorge il Barrio Café.
Monica non torna in Cina dal 2013 e sente molto la mancanza dei suoi parenti, soprattutto della nonna materna. Vive in zona Loreto, ma ha scelto Calvairate per aprire il bar per via del legame affettivo con la zona e per le esperienze positive avute con la clientela locale, che ha sempre dimostrato gentilezza e disponibilità.
Parlando del quartiere, Monica sottolinea come la diversità culturale e generazionale sia un aspetto positivo, con una clientela che va dai pensionati ai giovani. Calvairate è un luogo strategico e storico, con il bar che ha sempre rappresentato un punto di riferimento per la comunità locale, dato il suo affaccio sulla piazza e il verde circostante.
Monica ricorda con affetto i momenti in cui aiutava la madre nel negozio di sartoria, imparando l'italiano grazie alla pazienza e alla disponibilità dei clienti. Questo spirito di comunità è una delle caratteristiche che apprezza di più del quartiere.
Sebbene Monica e il suo compagno siano nuovi del quartiere, hanno notato iniziative come la pulizia del parco organizzata dai giovani, un’idea che lei considera molto positiva. Tra le sfide, però, evidenzia la necessità di migliorare la pulizia e la manutenzione del verde pubblico, spesso trascurato e pieno di rifiuti.
A livello personale, Monica ammette di non essere una grande appassionata della movida, preferendo invece dedicarsi al lavoro e al “buon mangiare”. Ama mangiare, soprattutto piatti italiani come gli spaghetti al ragù e le lasagne, e pietanze cinesi, come i ravioli e vari tipi di carne, sebbene non le piaccia cucinare frequentemente.
Esprime il desiderio di migliorare l’area esterna del bar, magari con un progetto per valorizzare il giardino e renderlo più accogliente per i clienti. Un giardino curato è essenziale per mantenere l’area sicura e piacevole per i clienti e i loro animali domestici.
Monica e il suo compagno stanno anche considerando di trasferirsi più vicino al bar per facilitare la gestione dell’attività, riducendo i tempi di spostamento e lo stress correlato. Dopo un anno di lavoro intenso senza pause, Monica ha finalmente deciso di prendersi una mezza giornata di riposo ogni settimana, un piccolo ma significativo passo verso un maggiore equilibrio tra vita e lavoro.
Nonostante le sfide, si sente soddisfatta e fortunata per il supporto ricevuto dalla comunità locale, che ha contribuito a rendere il Barrio Café un punto di riferimento per il quartiere.
Mercato: Gallo Home da Giovanni
Mercato: Gallo Home da Giovanni
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Giovanni, con il suo banco di biancheria per la casa, rappresenta la terza generazione di una tradizione famigliare radicata nel mondo del mercato.
Descrive il lavoro come una parte significativa della sua vita, essendo crescendo tra i banchi rionali e le vie della città e gli risulta difficile immaginarsi altrove. Con un velo di amarezza e nostalgia, riconosce che i tempi sono cambiati e il mercato ha subito una trasformazione profonda, con una riduzione delle soddisfazioni economiche e un maggiore focus sulle vendite a basso costo.
Secondo Giovanni, il cambiamento nel sistema del mercato è stato influenzato dalla variazione dei titolari delle attività e dalla crescente concorrenza da parte di centri commerciali, outlet e vendite online. Questi mutamenti hanno portato a una perdita di clientela abituale e a una maggiore enfasi sul prezzo a discapito della qualità.
Parlando del quartiere nel suo complesso, Giovanni riflette sulla sua natura popolare e sulla presenza storica di una comunità coesa. Tuttavia, nota che negli anni ci sia stato un declino del senso di comunità, con una riduzione degli scambi sociali e della solidarietà tra vicini di casa.
Guardando al futuro, Giovanni si augura che il quartiere possa riprendersi, attrarre nuove famiglie che credano nei valori della tradizione e dell'artigianato locale. Conclude sperando in un ritorno alle radici dell'Italia come paese di commercianti artigiani e una maggiore preservazione delle identità locali.
Mercato: salumi e formaggi fam. Arrigoni
Mercato: salumi e formaggi fam. Arrigoni
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
La famiglia Arrigoni è una presenza storica nei mercati milanesi, tra cui quello di Piazzale Martini, dove da oltre 40 anni offre salumi e formaggi con dedizione e passione. Passeggiando lungo l'anello del mercato che tutti i mercoledì mattina accende la piazza di colori e sapori vibranti, tra stoffe colorate e prodotti gastronomici di tutto il mondo, è possibile incontrare commercianti appassionati e solari, come Gloria, Claudio e Pamela. Artigiani e imprenditori mossi da un credo intimo e solerte verso il loro lavoro. Famiglie, coppie e giovani lavoratori che con il passare degli anni intessono profonde relazioni di "vicinato" con i colleghi che vedono crescere i figli gli uni degli altri, che chiamano per nome i loro clienti e per i quali rappresentano un piacevole appuntamento fisso. Il mercato di Piazzale Martini è un piccolo micro-cosmo, una città nella città, catalizzatore ed espressione dei tratti identitari così come delle evoluzioni che caratterizzano questo quartiere.
A questo proposito, Gloria e sua figlia Pamela, orgogliose di portare avanti l'eredità familiare, riflettono sulle sfide che il mercato ha affrontato nel corso degli anni: con il declino economico, la qualità dei prodotti e l'atmosfera del mercato sono cambiati. Tuttavia, nonostante le difficoltà, il mercato rimane un punto di riferimento per una clientela variegata, sia giovane che anziana.
Per la famiglia Arrigoni, la comunità è un concetto che ha perso un po' del suo significato originario. Una volta c'era un senso di reciproco sostegno e collaborazione, ma oggi sembra essere svanito. Ciononostante, il mercato continua a rappresentare un luogo di incontro e di scambio umano, dove è possibile condividere conversazioni e creare legami con i clienti.
Guardando al futuro, Gloria si augura un cambiamento positivo. Anche se non è del tutto convinta che le cose miglioreranno, spera in un futuro migliore per l'attività e per la comunità nel suo insieme. Nonostante le sfide, rimane la speranza che il mercato continui a essere un luogo accogliente e vitale per tutti.
Mercato: abbigliamento Chagour Angioletto
Mercato: abbigliamento Chagour Angioletto
- Milano Calvairate/Molise
- MA
- Piazzale Ferdinando Martini, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Il racconto di Mohamed e Fatima, commerciati di abiti e stoffe presso il mercato rionale di P.zza Martini, rivela una storia commovente di impegno, resilienza e speranza. Dopo molti anni di attività nel mercato, entrambi riflettono sulle sfide incontrate, soprattutto dopo l'emergenza sanitaria del Covid-19 che ha gravato ulteriormente sulle loro già difficili condizioni finanziarie.
Mohamed e sua moglie lamentano l'eccessivo carico fiscale e le crescenti spese che rendono sempre più difficile mantenere uno standard di vita dignitoso. La loro esperienza rispecchia quella di molti altri commercianti che lottano per sopravvivere in un mercato sempre più difficile da affrontare. È attraverso questa lente specifica e circoscritta che riflettono sul territorio e la comunità più ampi che li circondano.
Originari del Marocco, entrambi condividono un profondo radicamento nel mondo del commercio, ereditato dalle rispettive famiglie. Questa tradizione lavorativa è per loro una vocazione sacra, basata sull'integrità e sul rispetto per i clienti. Pur riconoscendo le sfide del mercato italiano rispetto a quello marocchino, entrambi si sforzano di mantenere viva la loro passione per il commercio, considerandolo un'attività sacra che va oltre il mero scambio di merci.
Parlando della loro esperienza come immigrati in Italia, Mohamed e Fatima riflettono sul concetto di comunità e sull’esperienza vissuta come stranieri in un paese adottivo: si sentono integrati nella comunità italiana ma, dopo molti anni lontani dalla quotidianità di casa, si percepiscono stranieri nel loro paese d'origine, il Marocco. Questa dualità li spinge a confrontarsi rispetto ai temi complessi di identità e appartenenza.
Guardando al futuro, Mahomed e Fatima esprimono il desiderio che i loro figli ricevano un'educazione solida e sviluppino empatia e propensione verso gli altri. Per loro, infatti, la vera ricchezza risiede nella felicità interiore e nella capacità di connettersi con gli altri, piuttosto che nel possesso di beni materiali.
Roberto
Roberto
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Roberto, classe ’96, è specializzato come tecnico del suono e lavora presso uno studio di registrazione di Milano. La musica è senz’altro la sua più grande passione, vissuta pienamente tra il lavoro e le simpatiche sessioni di karaoke, ma coltiva anche un fortissimo interesse per lo sport e i videogiochi.
Si è trasferito a Calvairate, in corrispondenza di Piazzale Cuoco, intorno agli anni 2000. Il legame con il quartiere è profondo, sentito, intenso. Prima di iniziare il dialogo si è infatti gentilmente offerto come Cicerone, guidandoci in una piacevole passeggiata antropologica lungo le vie della "sua zona". Ci ha raccontato della sua relazione con bar, ristoranti, attività commerciali e luoghi di ritrovo (pubblici come i parchi e le piazze), istituzionali e informali (come scuole e oratori) che lo circondano, di come li ha visti durare e cambiare allo stesso tempo, in un valzer di radicamento, appartenenza, tradizioni, mutamenti, instabilità e sfide sociali.
Racconta che le principali trasformazioni del quartiere a cui ha assistito, ad esempio, riguardano l’estetica dei luoghi, i cambiamenti dei servizi e dei titolari che li gestiscono e soprattutto la composizione demografica, sociale e culturale. Aumento e diversificazione del tessuto sociale sono elementi chiave delle trasformazioni attuali. Se da una parte parla con entusiasmo delle aree verdi come luoghi di incontro e condivisione, al contempo riconosce anche aspetti di fragilità: la sfida contro la microcriminalità e lo spaccio di droga, ma anche la mancanza di strutture di aggregazione giovanile. Individua la necessità di iniziative e progetti che possano riaccendere il senso di comunità e di appartenenza molto presenti negli anni passati.
Parlando del senso di comunità, Roberto evoca l’immagine di un vicinato solidale basato sul rispetto reciproco e sulla condivisione. Per lui comunità sono i sentimenti di appartenenza e orgoglio esperiti nel sentire nominare le vie del suo quartiere nei testi delle canzoni; è il desiderio di proteggere il legame identitario con questi luoghi.
Rivolgendosi al futuro, Roberto esprime speranze personali, auspici per il quartiere e Milano nel suo complesso. Desidera realizzare il suo potenziale nel settore musicale e contribuire positivamente allo sviluppo della sua città, verso cui prova un legame unico e irripetibile. Esprime una certa preoccupazione per il futuro per quanto riguarda una possibile "americanizzazione" e uno snaturamento del tessuto sociale milanese, ma rimane ottimista sulle possibilità di miglioramento e di crescita.
Clara
Clara
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Clara è nata e cresciuta a Calvairate, in corrispondenza di P.zza Tito. Crescendo, dal periodo delle elementari in poi, ha iniziato a esplorare il quartiere e ad apprezzarlo profondamente, soprattutto per alcuni luoghi di ritrovo per lei iconici, come il Parco Motta e la gelateria Mela Verde.
Attualmente lavora come bar manager al Panino Giusto di Porta Venezia, un lavoro che trova stimolante nonostante lo stress che comporta. La sua passione per lo sport, in particolare per le moto, la porta spesso a fare giri in bicicletta, ad allenarsi all'idroscalo e a vivere la città - il quartiere - in modo dinamico.
Riflettendo sui cambiamenti che ha osservato nel quartiere nel corso degli anni, sottolinea la necessità di riqualificare alcune aree e migliorarne la sicurezza, nonostante lei personalmente non abbia mai sperimentato situazioni problematiche. Racconta una visione positiva del quartiere e spera che venga apprezzato e valorizzato per le sue caratteristiche uniche, anche al di fuori dei suoi confini. Calvairate, secondo Clara, ha molto da offrire: grandi spazi verdi e vivaci - come il Parco Motta e Piazza Insubria, ottimi per lo svago e il relax dei residenti residenti. Inoltre, la vicinanza con l'Università Statale e la presenza della Biblioteca rendono il quartiere attraente per gli studenti e gli amanti della cultura. Tra altri aspetti da migliorare, il problema del traffico intenso in alcune strade, come Via Sparta e Via Pistrucci, può inoltre compromettere la circolazione e causare disagi alla comunità locale.
Per quanto riguarda il senso di comunità, Clara lo associa a persone unite da legami sociali, morali e culturali, che condividono tradizioni e frequentano gli stessi luoghi. Personalmente si sente parte di diversi piccoli gruppi di amici e in ciascuno cerca sempre di aiutare chiunque ne abbia bisogno.
In futuro Clara si auspica una riqualificazione del quartiere e sogna di acquistare una casa nella zona. Vorrebbe anche viaggiare e aprirsi a quante più esperienze possibili.
Nicola
Nicola
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Nicola, classe '89, si è trasferito a Milano nel 2016 vivendo in diversi appartamenti all'interno della cerniera di confine tra il quartiere Calvairate e Via Cadore/P.zza Cinque Giornate. Originario di Napoli, ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza a Roma e si è poi spostato a Milano per motivi di studio, intraprendendo la carriera di avvocato. Oltre alla sua professione, Nicola ha una serie di interessi che definisce "nerd", tra cui fumetti, videogiochi, giocattoli Lego e oggettistica vintage. È un appassionato di giochi da tavolo e di società, e ha una particolare predilezione per "Magic the Gathering", un gioco di carte a cui gioca da oltre vent'anni.
Riguardo alla zona di confine Calvairate- Piazza 5 Giornate, Nicola ha notato diversi cambiamenti nel corso degli anni. All'inizio, è stato sorpreso dall'efficienza dei mezzi pubblici milanesi, cosa che non aveva sperimentato nelle città in cui aveva vissuto in precedenza. Ha visto la zona trasformarsi da residenziale a un luogo più vivace e di passaggio, con un aumento delle attività commerciali e dei locali ben tenuti. Tuttavia, ha evidenziato la mancanza di spazi pubblici adeguati per l'incontro e la socializzazione. Tra i luoghi che Nicola frequenta abitualmente, El Piba, steak house e birreria argentina, nota anche per la musica dal vivo e un'atmosfera accogliente. A proposito di locali e luoghi di riferimento, egli sottolinea l'importanza di avere più spazi dedicati alla comunità, dove le persone possano incontrarsi e socializzare liberamente.
Parlando di comunità, Nicola ha notato che la zona ha una popolazione prevalentemente anziana e che manca un senso di appartenenza per i giovani residenti. Desidererebbe che la zona diventasse più inclusiva e dinamica, simile ad altre aree come City Life, dove la socializzazione è favorita da spazi pubblici ben curati e attività comunitarie. Complessivamente, la forte proposta commerciale e di locali, unita ad una variegata, sempre più partecipata e vivace "clientela", insieme alla presenza di spazi pubblici, come piazze, parchi e aree verdi favoriscono, secondo Nicola, una socializzazione, attrattività, appartenenza e benessere verso il quartiere.
Di contro, accanto agli spazi pubblici aperti mancano però luoghi informali di incontro dove le persone possano ritrovarsi per socializzazioni più mirate; insieme all'allegro fermento che accompagna lo sviluppo del territorio, si verifica però anche l'incremento del traffico veicolare, soprattutto durante le ore di punta, e una conseguente mancanza di parcheggio. Le zone più residenziali vedono una preponderanza di popolazione anziana e laddove non ci sono proposte attrattive e dinamiche, il rischio di senso di isolamento aumenta per tutti i diversi residenti.
In sintesi, Nicola vede nel quartiere una serie di ricchezze culturali e sociali, ma anche alcune fragilità legate principalmente alla mobilità, all'età della popolazione e alla mancanza di spazi di incontro informali.
Guardando al futuro, Nicola auspica un miglioramento della qualità della vita nella zona e che le trasformazioni in corso portino ad un ambiente più vivace e coinvolgente per tutti i residenti.
Per Nicola, il senso di comunità è un concetto che abbraccia l'idea di incontrarsi e condividere esperienze con le persone che vivono nella stessa area. Vede la comunità come un luogo di incontro informale, dove le persone possono socializzare liberamente senza necessariamente avere uno scopo preciso. Questo spazio di convivialità è caratterizzato da una dimensione più umana e autentica, dove l'obiettivo principale non è tanto avere ragione, ma piuttosto condividere e scambiare idee in un clima di apertura e rispetto reciproco. Il senso di comunità si traduce perciò nell'idea che gli spazi pubblici non siano solo luoghi di transito, ma veri e propri punti di ritrovo e condivisione, gestiti e tutelati dalla stessa comunità. Si tratta di un sentimento di appartenenza e partecipazione attiva alla vita del quartiere, dove ogni individuo si sente coinvolto e responsabile del benessere collettivo.
Custodi Sociali: Alexandra e Noemi
Custodi Sociali: Alexandra e Noemi
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Viale Puglie, 33, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
- Sito web
Quando ci si trova a dialogare con Noemi e Alexandra, Custodi Sociali in Viale Puglie, la passione e la dedizione verso il loro lavoro sono immediatamente evidenti. Noemi, custode sociale da circa un anno, racconta con entusiasmo il suo percorso: di come si sia avvicinata a questo contesto attraverso il Servizio Civile (nella zona di Via Salomone) in uno spazio anziani gestito da un'altra associazione e di come poi, attraverso la cooperativa La Strada, sia entrata a far parte del Progetto 4x4. Alexandra, che lavora nel settore da molti più anni, aggiunge come il servizio abbia una lunga tradizione nel territorio e che se in principio era stato creato esclusivamente per le fragilità de tessuto popolare, negli ultimi due anni è stato attraversato da diversi cambiamenti e aggiornamenti.
Il progetto 4x4, in cui operano, coinvolge quattro sportelli in diversi punti della zona 4 di Milano: Viale Puglie, Via Salomone, Via Monte Cassino a Ponte Lambro e in via Piazzetta in zona Corvetto. Noemi e Alexandra, presso lo spazio di Viale Puglie, si interfacciano con una varietà di persone e soggetti:
1. Forniscono sostegno e assistenza agli anziani, aiutandoli a superare la solitudine e l'isolamento sociale e facilitando l'accesso ai servizi di assistenza domiciliare.
2. Si rivolgono a persone adulte e anziane che vivono situazioni di fragilità economica, sociale o psicologica, offrendo loro sostegno e accompagnamento nei percorsi di inclusione sociale e di accesso ai servizi.
3. Offrono supporto alle persone con disabilità, facilitando la loro partecipazione alla vita sociale e culturale del quartiere e garantendo loro l'accesso ai servizi di supporto e assistenza.
4. Accolgono e supportano tutti i cittadini che si rivolgono agli sportelli, indipendentemente dalla loro situazione, fornendo loro informazioni, orientamento e sostegno in base alle loro esigenze.
Attraverso il loro sportello si impegnano a promuovere una gamma di servizi e attività mirati a rispondere ai bisogni emergenti e a promuovere il benessere e l'inclusione sociale nel quartiere:
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Accoglienza e Orientamento: accolgono e forniscono orientamento a tutti i cittadini che si rivolgono agli sportelli, indirizzandoli verso i servizi e le risorse più adatte alle loro necessità
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Assistenza Sociale: si occupano di pratiche amministrative, accompagnamento agli uffici pubblici e sostegno nell'accesso ai servizi sociali, sanitari e abitativi
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Supporto agli Anziani e Disabili: offrono assistenza agli anziani e alle persone con disabilità, aiutandoli nelle attività quotidiane e nell'accesso ai servizi di assistenza domiciliare
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Promozione del Benessere Sociale: organizzano attività di socializzazione, incontri di quartiere, eventi culturali e sportivi per favorire la coesione sociale e il benessere della comunità
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Collaborazione con le Associazioni: lavorano in sinergia con le associazioni del territorio per promuovere progetti e iniziative a beneficio della comunità: Alexandra ci tiene infatti a sottolineare che "Il Municipio 4 è molto ricco di iniziative e, grazie al progetto 4x4, c'è uno scambio di informazioni più vasto tra le varie associazioni rispetto al passato."
Noemi e Alexandra individuano descrivono il quartiere come un luogo variegato e diversificato. Tra le ricchezze presenti sottolineano:
- Solidarietà e Resilienza: il quartiere è caratterizzato da una forte solidarietà e resilienza comunitaria, evidente soprattutto durante la pandemia. Le persone si sono unite per supportarsi reciprocamente e affrontare le sfide emergenti.
- Diversità e Multiculturalità: Viale Puglie, e Calvairate più in generale, è un luogo vibrante e multiculturalmente ricco, dove convivono persone provenienti da diverse culture e background. Questa diversità arricchisce il tessuto sociale e favorisce lo scambio culturale.
- Attività e Iniziative: il quartiere è ricco di attività e iniziative promosse dalla comunità locale e dalle associazioni del territorio. Eventi culturali, sportivi e sociali contribuiscono a creare un senso di appartenenza e coesione tra i residenti.
Tra le fragilità emergenti evidenziano:
- Fragilità Sociale: vi sono persone adulte e anziane che vivono situazioni di precarietà economica e sociale, con scarsa autonomia e difficoltà nell'accesso ai servizi di base.
- Disconnessione: nonostante la solidarietà presente, alcune persone possono sentirsi isolate o disconnesse dalla comunità, soprattutto se non partecipano attivamente alle iniziative locali. Forte il tema delle solitudini.
- Manutenzione del Territorio: alcune zone del quartiere potrebbero soffrire di scarsa manutenzione urbana, creando disagio e percezione di insicurezza tra i residenti.
Alla domanda cosa significhi per loro lavorare con la comunità, Alexandra risponde con passione: "Lavorare per la comunità è renderti disponibile, condividere le risorse umane che hai. La comunità, per me, è accogliere l'altra persona, offrendo aiuto." Noemi, nonostante la minore esperienza, sente già l'importanza del suo ruolo: "Mi sento soddisfatta quando riusciamo ad aiutare una persona anche solo per una piccola cosa, come ottenere lo SPID. Sentirsi dire grazie per qualcosa di così semplice è molto gratificante."
Parlando della loro relazione con il quartiere, Alexandra esprime un forte legame: "Questa è la mia seconda casa. Ho sempre vissuto vicino al lavoro e conosco questa zona dal 2000." Noemi, invece, ammette di essere ancora in fase di scoperta: "Non vivo nel quartiere e l'ho conosciuto facendo servizio civile. Abbiamo uno sportello molto frequentato e a volte è difficile esplorare il quartiere."
Per il futuro del loro lavoro e della comunità locale entrambe sperano che la popolazione possa acquisire una maggiore consapevolezza circa le risorse e le potenzialità del quartiere, attraverso partecipazione attiva alla vita di comunità.
Auspicano un maggiore coinvolgimento dell'utenza anziana e una maggiore apertura verso nuove esperienze e opportunità, specialmente per coloro che sono più restii al cambiamento. Desiderano che il quartiere diventi un luogo più inclusivo e dinamico, dove tutti possano sentirsi accolti e valorizzati. Per Alexandra, è fondamentale che il progetto 4x4, di cui fanno parte, possa essere confermato anche nel futuro, estendendo la sua efficacia anche ad altre zone della città. Spera che il lavoro svolto possa continuare a crescere e ad essere apprezzato, contribuendo al benessere e alla coesione sociale non solo nel quartiere, ma anche in altre realtà.
In sintesi, entrambe le custodi sociali nutrono la speranza che il loro impegno possa contribuire a rendere il quartiere un luogo più solidale, inclusivo e consapevole delle sue risorse, promuovendo il benessere e l'integrazione di tutti i suoi abitanti.
Ass. Luisa Berardi Onlus
Ass. Luisa Berardi Onlus
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via degli Etruschi, 5, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
- Sito web
Mariangela e Valeria sono le anime pulsanti dell'Associazione Luisa Berardi. Entrambe vivono a pochi isolati di distanza dal centro in cui operano, permettendo loro di essere sempre a stretto contatto con la comunità con cui lavorano. Con dedizione e passione, si occupano quotidianamente di coordinare le attività e di ascoltare le esigenze dei residenti, costruendo rapporti di fiducia e reciproca collaborazione.
L'Associazione Luisa Berardi è nata dall'esigenza di creare un punto di riferimento nel quartiere Calvairate, a Milano. Il suo obiettivo principale è promuovere l'inclusione sociale e culturale attraverso una serie di servizi che vanno dal doposcuola per i bambini ai corsi di italiano per donne immigrate. La particolarità dell’associazione risiede nel suo approccio partecipativo: le attività non vengono imposte dall'alto, ma sono frutto di un dialogo costante con la comunità. Questo metodo permette di rispondere ai bisogni reali degli abitanti, rendendo le iniziative più efficaci e apprezzate.
Il quartiere Calvairate è caratterizzato da una forte diversità socio-culturale. Le risorse e i punti di forza includono una rete di solidarietà molto attiva e una crescente partecipazione alle attività comunitarie. Tuttavia, non mancano le sfide: tra i bisogni emergenti spiccano la necessità di spazi aggregativi per i giovani, il supporto per le famiglie in difficoltà e l'integrazione linguistica e culturale per le donne immigrate. Le fragilità principali sono legate alla povertà educativa e alla precarietà lavorativa dei residenti impiegati in lavori poco stabili e mal retribuiti.
Per Mariangela e Valeria, il senso di comunità è un valore fondamentale: credono fermamente che vivere in buone relazioni con gli altri renda la vita più ricca e significativa. La loro idea di comunità si basa sulla condivisione, sul rispetto reciproco e sulla partecipazione attiva. L'associazione è un luogo dove le persone possono esprimere i loro desideri e bisogni, contribuendo alla costruzione di un ambiente accogliente e solidale.
Guardando al futuro, Mariangela e Valeria sperano di vedere una comunità sempre più coesa e resiliente. Desiderano che l'associazione continui a crescere e a rispondere ai bisogni emergenti del quartiere, offrendo nuove opportunità di apprendimento e integrazione. Un altro obiettivo è rafforzare la rete di collaborazione con le scuole e le altre realtà locali, creando un sistema di supporto ancora più solido per le famiglie e i bambini. In definitiva, aspirano a un quartiere in cui ogni individuo possa sentirsi parte di una grande famiglia, capace di affrontare insieme le difficoltà e di celebrare i successi comuni.
Principali servizi, attività e iniziative promossi dall'Associazione:
- Corsi di italiano:
- Insegnamento della lingua italiana per favorire l'integrazione e l'autonomia delle donne immigrate
- Supporto educativo:
- Assistenza per i bambini con difficoltà di apprendimento
- Programmi educativi per colmare il gap socio-culturale
- Attività di lettura:
- Organizzazione di incontri di lettura per bambini (es. "Nati per Leggere" per bambini dai 3 ai 6 anni)
- Laboratori e attività creative:
- Laboratori di sartoria e altre attività manuali per fornire competenze pratiche e opportunità di guadagno alle donne
- Supporto per la gestione delle pratiche quotidiane:
- Aiuto nella prenotazione di visite mediche e nella gestione di altre necessità burocratiche
- Consulenze e orientamento:
- Consulenza su problemi di casa, salute, e lavoro
- Creazione di una rete di supporto con i servizi sociali e altri enti del quartiere
- Attività di integrazione sociale e culturale:
- Organizzazione di eventi e attività per promuovere l'integrazione e la coesione sociale
- Coinvolgimento delle famiglie, compresi i padri, in alcune attività per favorire un cambiamento culturale
- Sostegno psicologico e legale:
- Supporto per donne vittime di violenza domestica e sensibilizzazione sul tema
- Promozione dell'autonomia economica delle donne come strumento di emancipazione
- Creazione e mantenimento di uno spazio accogliente:
- Cura dello spazio fisico per renderlo accogliente e stimolante
- Promozione del rispetto e della pulizia degli spazi comuni
- Reti di comunità:
- Collaborazione con altre associazioni del quartiere per costruire una rete di supporto reciproco
- Coinvolgimento attivo nella vita del quartiere, favorendo relazioni positive e la costruzione di una comunità coesa
Cati e il Centro di Ascolto San Pio V
Cati e il Centro di Ascolto San Pio V
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Lattanzio, 58, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Nel quartiere Calvairate, nei pressi della Parrocchia San Pio V, Cati (diminutivo di Caterina, con cui lei stessa è solita presentarsi) è diventata una figura centrale grazie al suo impegno presso il centro di ascolto. Con una storia ricca di passione e dedizione, Cati ci racconta il suo percorso e il suo profondo legame con la comunità.
Nel 2020 Cati si è tornata ad operare nella parrocchia in cui si era sposata nel lontano 1968. Con il centro di ascolto in crescita, ha voluto colmare il vuoto lasciato da una suora che se ne andava, prendendosi a cuore il servizio delle residenze anagrafiche. Si è da subito appassionata a questo lavoro, nonostante all'epoca molti non comprendessero l'importanza di assistere gli stranieri e coloro che attraversano situazioni di difficoltà. Questa attenzione al prossimo, un prossimo anche "diverso", scorre da sempre in Cati: ha lavorato con rifugiati politici dal 1985, contribuendo alla creazione di una cooperativa di soli stranieri per gestire i primi centri di accoglienza a Milano nel 1989. Ha sempre mostrato quindi una particolare sensibilità alle problematiche degli stranieri e si è battuta per migliorarne le condizioni di integrazione.
Oggi Cati continua a gestire le residenze anagrafiche, ma il suo ruolo si è ampliato all'interno del centro di ascolto: oltre alle necessità materiali come bollette e affitti, si occupa anche di questioni legate alla cittadinanza e alla solitudine degli anziani.
Ha fondato il gruppo "La Ginestra" che si occupa di sostenere e rafforzare un ambiente solidale e inclusivo per gli anziani del quartiere, offrendo sostegno emotivo, opportunità di socializzazione e promuovendo il benessere complessivo della comunità anziana. Cati spera che "La Ginestra" possa crescere andando oltre gli eventi culturali e promuova sempre di più l'interazione tra giovani e anziani; crede infatti fermamente che i giovani, se coinvolti, possano fare la differenza nella comunità.
Guardando indietro alla sua esperienza, Cati nota che poco è migliorato nel lavoro a contatto con gli stranieri, nonostante sia ormai appurata che la valorizzazione della diversità e della multipotenzialità siano essenziali nel recupero e nell'integrazione delle persone. Nonostante l'individualismo crescente percepito, è proprio all'interno della popolazione, tra gli abitanti, che Cati ritrova speranza per i processi d'inclusione, come nell'amicizia tra persone di diverse etnie, specialmente tra i bambini che incuranti delle loro "differenze" si divertono a giocare insieme.
Cati sottolinea alcuni elementi di ricchezza nel quartiere, come:
- Integrazione crescente tra i giovani, bambini che si uniscono attraverso il gioco e insieme crescono e condividono esperienze comuni
- Il Gruppo Scout, che con la recente inclusione di un ragazzino cinese nel gruppo è un esempio positivo di integrazione e amicizia interculturale
Tra gli aspetti di fragilità riconosce invece:
- Povertà Dilagante, una crescente richiesta di supporto per necessità materiali come bollette e affitti
- Crescente solitudine degli anziani, a cui il gruppo "La Ginestra" cerca di rispondere
- Problemi di Comportamento e Salute Mentale, molti utenti hanno gravi problemi di comportamento e salute mentale, ma il supporto è spesso insufficiente.
- Politiche Abitative Inadeguate, la mancanza di diversificazione sociale rende difficile il recupero e l'integrazione delle persone con problemi mentali
Per Cati, il senso di comunità si basa sull'accettazione del prossimo, il supporto reciproco, il coinvolgimento dei giovani e l'aggregazione tra le persone. Spera che il quartiere possa crescere insieme, creando una vera e propria comunità inclusiva.
Per il futuro Cati si fa portatrice di diversi auspici, tutti volti alla crescita di una comunità sempre più coesa, attiva, inclusiva e solidale. Nello specifico desidera una maggiore solidarietà e accettazione verso la diversità e la fragilità, una maggiore integrazione interculturale e intergenerazionale, un progressivo miglioramento delle condizioni di vita (accesso ai servizi pubblici, sicurezza delle strade e qualità dell'ambiente urbano) e l'aumento di iniziative volte alla socialità tra i cittadini.
Marco
Marco
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Piazzale Ferdinando Martini, 16, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Marco, giovane psicologo di quasi 28 anni, lavora sia in ospedale che come libero professionista, dedicandosi a varie attività nel campo della salute mentale e del benessere.
La sua passione per la psicologia va oltre il semplice lavoro e rappresenta una vocazione intima, profonda. Segue con interesse il calcio e coltiva un discreto interesse culturale per l'arte. Durante la pandemia ha scoperto un forte interesse per la cucina, attività che allena con grande entusiasmo.
Si è trasferito recentemente vicino a Corso 22 Marzo, un’area che collega Calvairate verso il centro della città. Sebbene il cambiamento sia stato inizialmente difficile, soprattutto per il legame affettivo con il vecchio quartiere di Lambrate, Marco ha apprezzato il nuovo ambiente. Il parco di Marina d'Italia, con il suo verde rigoglioso, rappresenta per lui una risorsa preziosa, così come la vicinanza a Piazzale Grandi.
Pensando a Calvairate nel suo complesso, Marco ha un'opinione piuttosto positiva: pur non avendolo frequentato assiduamente in passato, conosce bene la zona e ha partecipato a varie attività. Ha visitato il Macao, ora chiuso, per eventi culturali e concerti, e giocato a calcetto in quella parte della città. Ha anche frequentato il mercato del pesce e l'ortomercato. Riconosce che Calvairate ha un carattere simile al quartiere di Lambrate, dove ha vissuto per molto tempo, ricca di negozi e piccole realtà commerciali che alimentano il senso di appartenenza condiviso. Per lui infatti Calvairate mantiene un forte senso di comunità così come un'identità di quartiere ben definita; qualità che avvicinandosi via via verso il centro tendono a sfumare, secondo lui, in un ambiente dispersivo adibito per lo più al transito e al lavoro d’ufficio.
Marco ha sempre considerato il senso di comunità un valore fondamentale e lo identifica con una rete di relazioni e supporto che, oltre ad amici e familiari, coinvolge anche persone meno conosciute ma con cui si condivide un territorio, una quotidianità e un’identità condivisa.
Guardando al futuro, spera che si possa fare di più per promuovere il senso di comunità a Milano, magari attraverso iniziative che coinvolgano i residenti nei loro quartieri. Inoltre, desidera che il traffico nella sua zona venga regolamentato meglio per ridurre rumore e inquinamento.
Personalmente, Marco è soddisfatto del percorso che sta seguendo nella vita. Spera di mantenere sempre l'entusiasmo e la motivazione per il suo lavoro e di continuare a dedicare tempo alle sue passioni e ai suoi amici. In conclusione, esprime il desiderio che la comunità milanese possa riscoprire e valorizzare il concetto di quartiere, mantenendo vivi quei piccoli ma preziosi punti di riferimento che fanno sentire ogni residente parte di una famiglia allargata.
Il Giardino di Sarah
Il Giardino di Sarah
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Scipione Pistrucci, 25, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
- Sito web
Nel cuore di Calvairate, tra case popolari e scorci di un tempo che fu, c’è un piccolo angolo di bellezza e serenità: "Il Giardino di Sarah". Sarah, fiorista appassionata, ha aperto il suo negozio 19 anni fa, prima in affitto e poi acquistando lo spazio attuale, superando sfide e difficoltà legate al trasferimento e alla gestione dell'attività.
Sarah non ha iniziato la sua carriera tra piante e fiori. Laureata in lettere, con una breve esperienza lavorativa in ufficio, ha poi trovato nella sua passione per il verde un nuovo percorso. Dopo aver frequentato un corso alla scuola agraria di Monza, ha deciso di aprire il suo negozio a Milano, supportata inizialmente dai genitori, che abitavano a San Donato.
La scelta di aprire l'attività in un quartiere periferico come Calvairate ha comportato non poche sfide. Il quartiere, pur essendo ricco di storia e comunità, è caratterizzato da case popolari spesso mal gestite, un alto tasso di abusivismo e problematiche legate alla sicurezza e al decoro urbano. Tuttavia, Sarah ha trovato il modo di rendere il suo negozio una piccola oasi di bellezza e speranza. La sua vetrina, piena di fiori e piante, porta un tocco di colore e vitalità in un contesto spesso grigio.
Nonostante le difficoltà logistiche, come il parcheggio problematico e l’alta tassa sui rifiuti, Sarah è determinata a rimanere. Il negozio non è solo un luogo di commercio, ma un punto di riferimento per la comunità. La fioraia racconta di persone che entrano per sfuggire a chi le segue, di anziani soli che trovano conforto nelle chiacchiere con lei, e di giovani che la considerano una figura familiare.
Sarah è ben consapevole delle dinamiche sociali del quartiere: molti anziani italiani, famiglie nordafricane, giovani coppie e studenti attratti dagli affitti ancora accessibili. Questa diversità crea un tessuto sociale ricco, ma anche frammentato, con una netta separazione tra il centro vetrina di Milano e le sue periferie dimenticate.
Per Sarah, la bellezza e l'importanza del suo negozio vanno oltre il semplice commercio di fiori. Lei sogna un quartiere più integrato, dove gli eventi cittadini raggiungano anche le periferie e dove le istituzioni siano più presenti e attive. Crede fermamente nel valore della comunità e nel potere di piccoli gesti quotidiani per migliorare la qualità della vita di tutti.
Alla fine della giornata, tra cactus, gerani e rose, Sarah trova anche il tempo per coltivare le sue altre passioni: la lettura, il teatro e la scrittura. Racconta con ironia di come, scrivendo sulla sua pagina Facebook, trovi un modo per affrontare le giornate più difficili, trasformando i dialoghi surreali con i clienti in storie divertenti e riflessioni personali.
"Il Giardino di Sarah" non è solo un negozio di fiori, ma un microcosmo dove la bellezza, la comunità e la resilienza si intrecciano, mostrando che anche nei luoghi più inaspettati può sbocciare qualcosa di straordinario.
Laboratorio di Quartiere - Molise Calvairate
Laboratorio di Quartiere - Molise Calvairate
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Emilio Faà di Bruno, 5, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
Il Laboratorio di Quartiere, iniziativa promossa dal Comune di Milano attraverso la Direzione Casa e l'Area Politiche Innovative di Sostegno Abitativo, rappresenta un fondamentale Servizio di Accompagnamento Sociale. Coordinato dall'Unità Programmi Integrati di Quartiere, il progetto mira a migliorare la qualità della vita e dell'abitare nelle aree della città che affrontano gravi disagi abitativi e sociali, con una forte presenza di edilizia residenziale pubblica.
L'obiettivo dell'Amministrazione Comunale è di creare presidi territoriali capaci di coordinare azioni e progetti locali, favorendo così il benessere della comunità. Dal 2006, i Laboratori di Quartiere sono attivi in cinque zone di Milano, tutte situate in edifici di edilizia popolare. Questi spazi diventano punti di riferimento per la comunità, offrendo servizi di informazione, comunicazione, mediazione dei conflitti, intercettazione dei bisogni e sviluppo di comunità.
Le sedi attuali dei Laboratori di Quartiere sono:
- Laboratorio Gratosoglio (Via Baroni, 9 - Municipio V)
- Laboratorio Mazzini (Via Mompiani, 5 - Municipio IV)
- Laboratorio Molise Calvairate (Via Faà di Bruno, 5 - Municipio IV)
- Laboratorio Ponte Lambro (Via Ucelli di Nemi, 17 - Municipio IV)
- Laboratorio San Siro (Piazza Selinunte, 4 - Municipio VI)
In questi spazi, ogni giorno si lavora per supportare lo sviluppo del progetto di riqualificazione urbana, contribuendo così a costruire una Milano più inclusiva e vivibile per tutti i suoi abitanti.
Quattro: Associazione e Mensile di informazione e cultura
Quattro: Associazione e Mensile di informazione e cultura
- Milano Calvairate/Molise
- IT
- Via Tito Livio, 33, 20137 Milano MI, Italia
- 06-2024
- Sito web
Stefania è direttore responsabile del mensile Quattro (dal nome del municipio in cui operano) e presidente dell’omonima associazione che si occupa di promuoverne la pubblicazione. Quattro nasce nel 1997 dal desiderio condiviso di un gruppo di amici di creare un progetto culturale e dopo più di vent’anni l’associazione continua a crescere occupandosi di aree sempre più ampie e articolate.
Per raccontare il quartiere Calvairate, Stefania inizia innanzitutto delineandone i confini: il cuore è rappresentato da Piazza Insubria e Piazza Martini. La chiesa di San Pio, inizialmente situata in Piazza Martini, è stata poi trasferita in Via Sant'Egno. Il quartiere si estende tra Viale Umbria, Viale Molise, e arriva fino all'area dei macelli e all'ortomercato.
Per quanto riguarda la composizione sociale e architettonica, Calvairate è caratterizzato da un mix sociale: vi è una presenza significativa di case popolari costruite in due distinti lotti, uno in zona Via Tommè - Piazza Insubria con uno stile architettonico più antico, e l'altro verso Piazzale Cuoco con edifici in stile razionalista degli anni '30, originariamente costruiti per le famiglie degli operai e dei lavoratori. Tuttavia, nel tempo, la composizione sociale è cambiata anche grazie all’aumento dei flussi migratori e dei soggetti fragili nel campo della salute mentale (seguiti quest’ultimi dai servizi psichiatrici in Viale Puglie). La convivenza tra le diverse componenti sociali è in generale buona, anche se recentemente ci sono stati episodi di criminalità e violenza.
Un tema centrale del dialogo riguarda l'area dell'ex macello: dopo anni di abbandono e inattività è stato avviato un progetto di riqualificazione, grazie al bando "Reinventing Cities", che mira a garantire qualità e sostenibilità. Questo progetto prevede un mix di edilizia residenziale sociale, la nuova sede dell'IED (Istituto Europeo di Design), funzioni terziarie, un albergo e un museo. L'obiettivo è di creare un'area che mantenga elementi storici, come i capannoni utilizzati per la vendita del bestiame, ma che sia anche innovativa e funzionale. Altre sfide riguardano la gestione delle palazzine Liberty lungo Viale Molise, che hanno subito occupazioni e degrado, e per le quali è necessario un piano di azione affinché si eviti un ulteriore deterioramento.
La passione di Stefania per la storia dell'ortomercato e del macello inizia durante la sua esperienza politica come consigliera di zona. Ha scritto un libro sulla storia dell'area, frutto di anni di ricerca tra i documenti degli archivi comunali e di interviste con operatori e lavoratori dell'ex macello. Il libro serve come risorsa per chiunque voglia approfondire la storia dell'area.
La direttrice sottolinea l'importanza di valorizzare Calvairate come cerniera tra i quartieri più popolari e le aree più residenziali e benestanti. I nuovi progetti di edilizia residenziale sociale dovrebbero rispondere alle esigenze della comunità locale, offrendo case a prezzi accessibili e mantenendo un equilibrio tra le diverse componenti sociali del quartiere.
Per Stefania Aleni, il senso di comunità è profondamente radicato nella storia e nella coesione sociale del quartiere ed è possibile rintracciarlo nei seguenti aspetti:
- Forte identità storica e sociale di Calvairate, legata soprattutto alle case popolari e alle famiglie operaie
- La mescolanza e la convivenza di diverse classi sociali (dai residenti delle case popolari a quelli della piccola e media borghesia) ha contribuito a creare un tessuto sociale variegato ma coeso, senza eccessive contrapposizioni
- La sinergia di Associazioni e Attività Comunitarie hanno giocato un ruolo fondamentale nel rafforzare il senso di appartenenza e di solidarietà tra i residenti
- La partecipazione attiva della comunità a eventi e iniziative locali, come le feste e i progetti culturali, ha aiutato a mantenere vivo il legame tra le persone del quartiere
- Memoria e passione per il territorio e le sue evoluzioni
In sintesi, il senso di comunità a Calvairate si basa su una combinazione di storia condivisa, diversità sociale, partecipazione attiva e amore per il proprio quartiere.